lunedì 29 settembre 2014

Ricorso vinto!

Care cittadine e cari cittadini,


Il 22 settembre con sentenza n°4730/2014 il Consiglio di Stato ha accolto le istanze del Comune di Corridonia e del comitato "Salute e conservazione del territorio per Corridonia". Ringraziamo l'Amministrazione Comunale e l’Avv. Luca Forte che ha curato il ricorso del Comitato: l'autorizzazione per la funzione ed esercizio dell'impianto a biogas della VBIO1 è definitivamente nulla.


La sentenza è stata motivata principalmente dal fatto che l’autorizzazione, rilasciata dalla Regione Marche all’azienda, era stata concessa senza l’espletamento della V.I.A. preventiva. Questo perché, la Regione ha escluso con legge 3/2012 (ritenuta in parte incostituzionale dalla Suprema Corte) dall’obbligo di assoggettamento a V.I.A., contravvenendo alla normativa europea, gli impianti con potenza sotto i 1000 Kw.

Purtroppo lo scenario, ora che la Provincia di Macerata ha anche concesso la V.I.A. che ricordiamo è postuma cioè concessa ad impianto realizzato, diventa ancor più grottesco: la VBO1 ha intimato alla Regione Marche il rilascio di una nuova autorizzazione!


Fuga ogni ragionevole dubbio il concetto espresso dalla C.D.S.: <<Ogni normativa contrastante con normativa comunitaria in materia ambientale [...] doveva pertanto essere disapplicata>>.  Quindi non è assolutamente possibile concedere una nuova autorizzazione, considerata l'illegittimità secondo la normativa europea della V.I.A. postuma. Circostanza che farà piovere su Provincia e Regione ulteriori ricorsi. Altre risorse pubbliche sembrano destinate ad andare in fumo! E nostra ferma intenzione è quella di far terminare questa farsa.



Concludiamo nel continuare ad esprimere la nostra vicinanza all'azione della Magistratura: alla Procura di
Macerata, che sta indagando sullo sforamento dei limiti di legge per le emissioni atmosferiche di COT prodotte dalle centrali a biogas, alla Procura di Ancona che ha ricorso presso la Cassazione per contro il dissequestro parziale dei beni appartenenti agli indagati nella vicenda "GREEN PROFIT".


Ribadiamo il diritto di ognuno di noi alla salute, alla tutela dell'ambiente ed alla proprietà. Siamo cittadini e non sudditi!


Il comitato

mercoledì 10 settembre 2014

Ancora sversamenti dalla centrale a biogas di Morrovalle

Care cittadine e cari cittadini,

continuiamo ad informarmi sul caso biogas, questa volta per i fatti avvenuti nella centrale a biogas di Fontemurata, Morrovalle.

Dopo numerose segnalazioni, fatte anche dal nostro comitato al Corpo Forestale per episodi precedenti in ordine di tempo, lo scorso 24 luglio il Comune di Morrovalle ha chiamato l'A.R.P.A.M. e la Polizia Provinciale per analizzare il liquido scuro che fuoriusciva da un tubo di circa 30 cm di diametro e finiva in un fosso che sfocia nel torrente Trodica.
Dagli accertamenti è risultato che il tubo, riconducibile alla centrale biogas di Morrovalle di proprietà della Campomaggio 86 s.r.l., doveva essere usato solo ed esclusivamente per le acque chiare depurate.

Quasi un mese dopo l’A.R.P.A.M. ha reso note le analisi dei campioni del liquido prelevato e dalle notizie pubblicate dagli organi di stampa, relative ai risultati, si è evidenziato come in quei liquidi fossero presenti sostanze inquinanti quali ammoniaca e metalli pesanti (rame, zinco, ferro).
E' così scattata l’ennesima indagine penale, da parte della Procura, nei confronti della ditta Campomaggio 86 s.r.l. Ricordiamo che l'azienda incriminata non è nuova a tali condotte. Già nel 2012 fece spargere irregolarmente liquami nei campi e sanò la questione con un’oblazione irrisoria (circa 10.000 euro). A seguito di altri sversamenti, che vennero accertati nel marzo 2013, l’azienda aveva appena concordato nel giugno scorso, con il Comune di Morrovalle, un piano di bonifica dell’area così come imposto dalla Provincia di Macerata.

Proprio quando doveva iniziare la bonifica (con cui l’area doveva essere risanata e soggetta a controllo per far rientrare il rischio inquinamento) l’ARPAM ha accertato il nuovo sversamento e l'assenza di volontà da parte della Campomaggio 86 s.r.l. di rimediare al danno arrecato alla nostra comunità (ricordiamo che precedentemente era stato chiuso anche un pozzo ed il Sindaco aveva dovuto disporre in via preventiva la chiusura temporanea dell’impianto).

Quanti altri reati ambientali dovranno commettere per essere fermanti?
Continueremo a chiedere ed a pretendere che sia attuato il piano di bonifica dei terreni, che siano controllate le acque dei pozzi privati vicino agli sversamenti e lungo tutto il Trodica, che siano controllate le emissioni atmosferiche e i COT, della centrale a biogas di Morrovalle.


Il comitato allestirà due banchetti informativi per rispondere alle vostre richieste di chiarimenti e ricevere le vostre proposte.
SABATO 13 settembre dalle 10:00 alle 12:30 a Corridonia in Piazza Vittoria
DOMENICA 14 settembre dalle 10:00 alle 12:30 a Trodica di Morrovalle nell'area Pegaso.



sabato 6 settembre 2014

Biogas Corridonia: emissioni atmosferiche fuori norma

Care cittadine e cari cittadini,

il comitato ritorna ad informarvi sullo scandalo biogas e lo fa parlandovi dell'impianto di Corridonia.

Lo scorso 23 luglio l'Arpam ha comunicato l'esito delle analisi riguardanti le emissioni in atmosfera della centrale a biogas di Sarrocciano. E' stato accertato lo sforamento dei limiti di legge, che è 150 mg/Nm3, registrando il valore di 1292 mg/Nm3 di COT. Quasi 9 volte superiore ai limiti consentiti!
Il COT (in italiano l'acronico sta per carbonio organico totale) o TOC ( in inglese total organic carbon) comprende tutte le componenti di carbonio organico emesse dall'impianto a biogas, come è sancito dalla sentenza del TAR e confermato dal Consiglio di Stato
Gli speculatori/inquinatori vorrebbero farci credere che la parte metanica non deve essere calcolata, che oramai tutte le centrali sono state costruite ed è normale che esse producano quel volume di emissioni. Questo non fa altro che confermare che il biogas speculativo non può assolutamente considerarsi un energia pulita e che siamo di fronte ad un'ulteriore abuso della legalità. Ma che fa l'autorità responsabile per le emissioni atmosferiche, la Provincia di Macerata? Da più di un mese tergiversa, ben sapendo che ha dato parere positivo alla Valutazione d'Impatto Ambientale per la centrale in questione, senza minimamente tenere in considerazione la realtà dei fatti.

La Provincia, purtroppo, non è la sola a non tornare sui propri passi. Leggiamo con sgomento il parere che l'Arpam ha dato per la suddetta V.I.A.: <<In merito alla componente atmosferica – la valutazione - è la seguente: lo studio dell'impatto è adeguato, l'impatto previsto sulla base delle simulazioni elaborate, è poco significativo>>.
Stesso parere dà l'agenzia in merito allo sforamento dei limiti: <<i valori di emissioni di TOC riscontrati agli scarichi in aria […] non comportano nell'intorno circostante, incrementi di concentrazioni nell'aria apprezzabili o significativi, ovvero di incidere negativamente sulla qualità ambientale locale.>>.
Secondo loro, insomma, che l'impianto rispetti i limiti 150 mg/Nm3, oppure li sfori con 1292 mg/Nm3, è la stessa cosa, poco significativa!!! Che il vento possa portare tali inquinanti verso i centri abitati, che ci sia il cumulo con le emissioni della centrale di Morrovalle, che si coltivi alimenti intorno alla centrale, tutto poco significativo!!!

Al momento stiamo approfondendo la questione e vi segnaliamo le considerazioni, poco rassicuranti, fatte dall'ing. Ennio Donati Chimico Impiantista <<Le emissioni inquinanti gassose, pre-post combustione, spesso minimizzate per conflitto di interessi, sono invece presenti negli impianti a biogas con tutto il loro carico inquinante veramente dannoso per la salute>>. (L'articolo completo è nel seguente sito).
La Procura è stata informata dell'illecito e confidiamo che lo inserisca nell'indagine “Green profit”.

Il comitato

ps: potete trovare gli articoli relativi al COT nel nostro blog

Articoli stampa locale questione COT