martedì 28 maggio 2013

Spandimento liquami e canale sospetto nella centrale biogas Corridonia‏

Care cittadine e cari cittadini,


la sentenza 93/2013 della Corte Costituzionale ha bocciato la Legge Regionale 3/2012. Autorizzare le centrali senza una Valutazione d'Impatto Ambientale e senza considerare il cumulo di essi con gli altri impianti presenti (la centrale a biogas di Corridonia è sprovvista di VIA ed è vicina alla centrale a biogas di Morrovalle e l'impianto fotovoltaico di Sarrocciano) è contro il diritto europeo e la Costituzione Italiana.

Per questi motivi abbiamo chiesto la sospensione dell'autorizzazione. Autorizzato, infatti, non significa che tutto sia stato od è regolare.
Non ci fermiamo, ovviamente, a questo. Stiamo continuando a chiedere all'ente Regionale di inviarci il progetto definitivo dell'impianto a biogas di Corridonia. Ed alle ripetute richieste di trasparenza avanzata dai cittadini, la Regione continua a fare ostruzionismo. Sembra proprio che sia un problema inviarci tal documento.


I problemi per noi sono altri. L'impianto a biogas di Sarrocciano è entrato in funzione, anche se in maniera ridotta, e non è stato ancora terminato. Come fa ad essere sicuro per l'uomo e l'ambiente tutto ciò?

Abbiamo inviato alle autorità competenti delle foto, ricevute da alcuni cittadini, che rivelano operazioni di spandimento di liquami a Sarrocciano. Anche questo è tutto regolare? Possono quei terreni ricevere tonnellate di liquami provenienti da due centrali a biogas senza inquinare l'ambiente?
Un'altra foto rivela, inoltre, che è stato costruito un canale di collegamento tra l’interno della centrale a biogas di Corridonia ed un fosso esterno alla recinzione dell’impianto. Nella documentazione progettuale iniziale, però, non si prevede la costruzione di tale canale. Per di più la Provincia di Macerata, nella procedura di VIA che non è stata conclusa, ha fatto notare che si dovevano fornire maggiori spiegazioni riguardo le acque di prima e seconda pioggia in modo tale da non compromettere le acque superficiali e sotterranee del territorio.


Risposte che devono ancora arrivare. 
Ma che pretendiamo.
Siamo cittadini, non sudditi.


Il comitato



venerdì 24 maggio 2013

SPACCA HA PERSO IL CONTROLLO (4) - DONATI E COSTANZI

Che la macchina burocratica ed amministrativa della Regione Marche sia in panne lo dimostrano in modo inequivocabile i comunicati firmati dall'Assessore "virtuale" all'ambiente Sandro Donati e, cosa forse più grave, dall'Avvocatura regionale diretta da Paolo Costanzi.

Nel tentativo di sminuire la dura sentenza con cui la Corte Costituzionale nr. 93/2013 ha rigettato la parte sostanziale della famigerata L.R. Marche nr. 3/2012, i due si producono in clamorosi autogol e rischiano di fuorviare ulteriormente l’Assemblea legislativa e i Consiglieri che ne fanno parte.

SIA CHIARO: LA CORTE, CON CHIAREZZA, HA CENSURATO LA L.R. MARCHE 3/2012 PERCHE' LA STESSA INFRANGE LE NORMATIVE EUROPEE IN TEMA DI DIRITTI FONDAMENTALI DEI CITTADINI (INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE) E DI TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE.

Altro che dettagli !

A questa sonora bocciatura, che coinvolge di fatto l'operato dell'Avvocatura e dell' Ufficio Ambiente (diretto da Antonio Minetti, vero assessore all’ambiente dal 2005) dall'emanazione della Direttiva 2011/92/UE ad oggi, non si può porre rimedio con rinfrescatine e pacche sulle spalle, ma solo con una seria revisione dell'operato complessivo della macchina amministrativa della Regione Marche.

Ricordiamo ai tre personaggi citati, come anche a tutti i Consiglieri regionali, che i COMITATINRETE, avendo individuato da sempre le falle e le contraddizioni della L.R. 3/2012, avevano proposto - con atteggiamento responsabile - il blocco degli effetti prodotti dalla legge, ovvero delle autorizzazioni rilasciate non solo nel biogas, ed un atto di indirizzo amministrativo finalizzato alla tutela dei diritti dei cittadini e dei territori.

Costanzi, Minetti e Donati furono fieri avversari di tali proposte.

Il risultato è evidente: danni per cittadini, danni per gli imprenditori, contenzioso senza soluzione di continuità per la Regione.

Se volesse riguadagnare la stima dei cittadini marchigiani il trio dovrebbe, umilmente ma con sincerità, chiedere scusa a tutti: ai cittadini, agli imprenditori, alla stessa Assemblea legislativa della Regione Marche.

A quest'ultima, ed alla stesso Presidente Spacca, chiediamo un atto di orgoglio politico e di forte presa di responsabilità. E' ora di ponderare bene, di chiamare i cittadini a contribuire alla soluzione dei problemi, di rifuggire da soluzioni pasticciate (vedasi L.R. Marche nr. 30/2012) e di essere all'altezza delle responsabilità che gli competono.

Le comunità marchigiane si aspettano questo: fermare gli effetti delle autorizzazioni rilasciate, rivedere ed approvare l'atto di indirizzo amministrativo per il recepimento delle normative europee, riconoscere il prezioso lavoro svolto dai cittadini e dai loro comitati.

SE COSTANZI E MINETTI NON FOSSERO D'ACCORDO CAMBIATELI!

E per Donati la strada sarà ancora più semplice, basterà la revoca.

E' ora: chi sbaglia paghi! E se la politica non è in grado di correggere questi errori, è giusto che i politici siano travolti dall'indignazione popolare.


COMITATINRETE

IMPORTANTE: VERTENZA INQUINAMENTO VAL CHIENTI. DOPO LA FAMIGLIA ANCHE CERTI POLITICI DIVENTANO NERVOSI - BUON SEGNO

  Da sempre siamo abituati, quando i cittadini si organizzano per promuovere azioni a tutela dei loro diritti, che politici ed aspiranti politici si pongono in cattedra per criticare quanto facciamo.

    Consideriamo queste critiche un segno positivo perché certe reazioni stizzite e malevole dimostrano la giustezza del nostro operato.
  I politici temono i cittadini, quando questi si organizzano e dicono la loro senza timori ne' sottomissioni.
    L'ultimo caso ci viene dagli attivisti del M5S di Montecosaro che, in un documento non proprio felice, giungono a paventare "gravi rischi" per gli aderenti alla nostra iniziativa.
    Vorremmo qui tranquillizzare i neo-politici di Montecosaro e li invitiamo a rileggere meglio le nostre proposte, nonche' a documentarsi presso i comitati della nostra rete:
di Schieppe (inceneritore), Corinaldo-Mondavio (turbogas), San Benedetto (Stoccaggio gas), Pergola (cava), Fabriano, Sassoferrato, Pergola, Cagli, Apecchio (maxi-eolico), del maxi-elettrodotto ( 9 comitati di cui uno composto di inglesi ed americani),Fano 1 e 2, Montefelcino, Ostra, Petriolo, Recanati, Matelica (biogas), Civitanova (biomasse), San Ginesio (cava ed impianto rifiuti), Sassoferrato (inceneritore rifiuti industriali) potremmo citare almeno altri 25 casi, solo nelle Marche.

     E' semplice la nostra strada:

1) richiesta danni in via extragiudiziale e pressione sugli Enti pubblici perché facciano pagare i danni ai responsabili,
2) costituzione in parte civile nei procedimenti in corso tramite l'Unione Nazionale Consumatori, associazione portatrice di interessi generali,
3) eventualmente azione giudiziale per danni, ma solo se sub 1 e sub 2 non sortiscono gli effetti sperati.
Ovvio che per la Terza fase gli strumenti di adesione saranno diversi, ma nessuno vi è impegnato sin d'ora.
Queste iniziative, nei casi citati, hanno comportato o la vittoria dei cittadini in via definitiva od il blocco dei procedimenti in corso.
   
Sarebbe sufficiente, per gli amici malevoli, informarsi.
    Eviterebbero cosi di usare, in modo ingenuo e dilettantesco, le stesse argomentazioni prodotte dalle controparti nostre ( "prenditori" e politici "esperti").
 
 Vogliamo concludere con dei versi di francesco Guccini :
"Ognuno vada dove vuole,
 Ognuno invecchi come gli pare
 Ma non raccontare a me cos'è la libertà !"
Perché:
Siamo cittadini non sudditi

Comitati: Petriolo - Corridonia – Comitato biomasse S. Maria apparente -Unione Nazionale Consumatori Marche

DICHIARATA L’ILLEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE DELLA L.R. MARCHE NR. 3/2012

Care cittadine e cari cittadini,
la CORTE COSTITUZIONALE, con sentenza nr. 93 del 20.05.2013, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale degli allegati A1, A2, B1 e B2 alla legge della Regione Marche 26 marzo 2012, n. 3 (Disciplina regionale della valutazione di impatto ambientale – VIA), nel loro complesso, nella parte in cui, nell’individuare i criteri per identificare i progetti da sottoporre a VIA regionale o provinciale ed a verifica di assoggettabilità regionale o provinciale, non prevedono che si debba tener conto, caso per caso, di tutti i criteri indicati nell’Allegato III alla direttiva 13 dicembre 2011, n. 2011/92/UE (Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati - codificazione), come prescritto dall’articolo 4, paragrafo 3, della medesima.

Dunque, abbiamo sempre avuto ragione: la L.R. Marche nr. 3/2012 è incostituzionale e l’esclusione dei progetti dalla procedura di V.I.A. da parte della Regione, ha comportato violazione della normativa europea.

Di conseguenza chiediamo la revoca immediata di tutte le autorizzazioni rilasciate, con riserva di azione di risarcimento dei danni e di adire la Magistratura contabile per gli aspetti di propria competenza.


COMITAT IN RETE

www.comitatinrete.it
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Mercoledì 22 maggio i comitati di Petriolo e Corridonia si sono incontrati con i Sindaci di Petriolo, Morrovalle, Monte San Giusto e Montecosaro. Era stato invitato anche il Sindaco di Corridonia.
Si è discusso dell'indagine della Provincia di Macerata sugli impianti fotovoltaici realizzati nel nostro territorio e che risultano in molti casi non conformi alle autorizzazioni. Ma sopratutto si è parlato delle possibili cause che hanno provocato la fuoriuscita dei liquami dalle centrali a biogas di Loro Piceno e Morrovalle.
Alla richiesta dei cittadini di incontrare la Provincia nelle prossime settimane per discutere del controllo di tali impianti, i Sindaci hanno risposto positivamente.
Non dimentichiamo gli sversamenti di liquami avvenuti a marzo. In questa vicenda vogliamo andare fino in fondo perché il rispetto dei nostri diritti è la priorità.

Siamo cittadini, non sudditi.

ps: domenica 26 maggio dalle 9:30 alle 12:00 raccoglieremo le deleghe a Trodica di Morrovalle (zona chiesa nuova).

venerdì 10 maggio 2013

LA FAMIGLIA LAZZARINI SI ARRABBIA? BUON SEGNO!‏

Care cittadine e cari cittadini,

con un'inserzione a pagamento sul Carlino nazionale di mercoledì 8 Maggio - pag 20 -, gli avvocati Piccinini e Santagata, a nome e per conto della famiglia Lazzarini, esprimono tutto  lo "sdegno" di Alessandro ed Antonio Lazzarini per essere, gli stessi, "chiacchierati" negli ultimi tre mesi.

Quando "lor signori" si arrabbiano è un buon segno, vuol dire che stiamo colpendo nella giusta direzione a tutela dei diritti inalienabili dei cittadini alla salute, alla proprietà, all'impresa ed al paesaggio.

Sono decenni che i sigg. Lazzarini, con le loro molteplici attività, attingono ai fondi pubblici, cioè ai nostri soldi, con iniziative probabilmente fonte di danni ai diritti dei terzi coinvolti loro malgrado.
Lo sversamento di Morrovalle ha fatto registrare un danno reale al territorio ed ai cittadini. L'ampiezza e la durata dello stesso, saranno le Istituzioni deputate a definirlo.

Bene ha operato il Sindaco di Morrovalle che, di fronte al disastro, ha agito con il buon senso del padre di famiglia (art. 28 della Costituzione Italiana), in attesa dei risultati degli organi preposti. A lui, ed agli altri amministratori che hanno giustamente applicato il principio di precauzione e tutela, va il nostro plauso ed il nostro appoggio.
Risultati che stiamo analizzando, visto le "curiosità" che emergono alla prima lettura.

Ma ciò che preoccupa i Lazzarini è altro. E' il fatto che, sia come comitati che come cittadini, entreremo da protagonisti nei procedimenti in corso costituendoci parte civile.
Proseguiremo nel nostro lavoro ed invitiamo i cittadini della vallata del Chienti a sostenere la richiesta di risarcimento danni nei confronti degli inquinatori ed a pretendere dagli Enti pubblici, Comuni, Provincia e Regione, soprattutto quest'ultima, che ESIGANO dagli inquinatori i risarcimenti dovuti all'erario pubblico.

Per parte nostra non saranno le "diffide" pubbliche o private a farci desistere dalla nostra azione, perché:
SIAMO CITTADINI - NON SIAMO SUDDITI

comitato Petriolo per il territorio
comitato Salute e conservazione del territorio per Corridonia

ps: continuano i banchetti per la raccolta delle deleghe a Trodica di Morrovalle (zona chiesa nuova) sabato 11 maggio  dalle 16:00 alle 20:00 e domenica 12 maggio dalle 9:00 alle 12:30.