giovedì 27 febbraio 2014

Osservazioni VIA biogas Corridonia‏

Care cittadine e cari cittadini,

invitiamo gli interessati ad inoltrare le proprie osservazioni alla Provincia di Macerata settore Ambiente in merito alla richiesta di Valutazione d'Impatto Ambientale richiesta dalla VBIO1 per la centrale a biogas di Corridonia. Il termine scade l'11 marzo prossimo, si possono scaricare tutti i documenti nel seguente sito.

La Regione Marche, come per altro l'ente Provinciale, vuole perseguire la strada sbagliata di una VIA postuma. Occorre quindi che i cittadini e le Istituzioni locali ribadiscano l'illegittimità di tale procedura, come ha anche ricordato il Consiglio di Stato nell'ultimo dispositivo riguardante la centrale a biogas di Osimo: <<la nota e consolidata giurisprudenza – anche europea – non ammette una V.I.A. ex post>>.

Informiamo infine che domani, venerdì 28 febbraio ore 21:30 all'hotel San Crispino di Trodica, parteciperemo all'incontro pubblico "BIOGAS: TU CHE NE SAI? Dibattito sulle centrali a biogas del territorio" organizzato dal Movimento 5 Stelle di Morrovalle.

Saluti
Il comitato

Articolo Il Fatto Quotidiano sullo scandalo biogas Marche





lunedì 17 febbraio 2014

Invito agli Assessori regionali ad indire un incontro pubblico sul biogas

Spett. Assessore S. Giannini ed Assessore M. Malaspina,

con la presente, il comitato vuole esprimerVi le preoccupazioni sollevate dagli abitanti delle zone dove insistono impianti a biogas.

Nella fattispecie, gli impianti a biogas di località Fontemurata n°33 e Sarrocciano SNC, come le S.V. sapranno, visto che sono state autorizzare dall'ente che rappresentate, risultano vicine ai centri abitati e ciò non fa che generare uno stato di apprensione nella popolazione di Corridonia, Morrovalle e Monte San Giusto.

A fronte di tale delicata situazione, le richieste di spiegazioni e di maggiori controlli più volte avanzate in questi anni alle istituzioni e agli organi preposti non hanno avuto esito positivo.
Considerando anche gli ultimi avvenimenti, quali gli sversamenti di liquami della centrale di Morrovalle a marzo 2013 e l'annullamento dell'autorizzazione dell'impianto di Corridonia da parte del TAR Marche per l'assenza della Valutazione d'Impatto Ambientale preventiva, fondamentale ad evitare conseguenze future per il territorio, intendiamo rinnovarVi tali richieste.

Visto poi il periodo di diffuso malcontento verso le istituzioni repubblicane, ci sembra doveroso richiamare la “Convenzione di Århus” recepita dalla Decisione 2005/370/CE del 17 febbraio 2005, “Convenzione sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico al processo decisionale e l'accesso alla giustizia in materia ambientale”. La partecipazione del pubblico alle decisioni che interessano la collettività risulta una necessaria via da percorrere per cercare soluzioni tramite la concertazione col territorio.


Pertanto, INVITIAMO le S.V. ad indire con urgenza un incontro pubblico a Morrovalle per discutere della normativa vigente sul biogas, della proposta di legge regionale 384/2012, oltre che dibattere sulla compatibilità degli impianti a biogas con i diritti alla salute, alla preservazione dell'ambiente, alla proprietà privata e alla libera attività economica.


La partecipazione al tavolo del dibattito, che non vorremmo fosse ridotto ad una chiusa conferenza stampa, vuol essere aperta ai Sindaci del territorio ed ai cittadini. Suggeriamo, pertanto, che l'incontro avvenga dopo l'orario di lavoro, al fine di una più larga partecipazione degli interessati.


Concludiamo citando il Vostro “Programma di governo” espresso nel 2010 con il quale <<La Regione Marche – si impegnava a - realizzare una democrazia rappresentativa e promuovere forme di partecipazione dei cittadini e di vita pubblica >>. Auspichiamo che tale proposito sia ancora valido per la “vicenda biogas”.

giovedì 13 febbraio 2014

Lettera ai Consiglieri regionali

Gentile Consigliere Regionale,

con la presente vorremmo renderLe noto che in data 16 dicembre 2013 la Giunta della Regione Marche ha deliberato una proposta di legge DGR 1682 CHE DI FATTO INTENDE ANNULLARE GLI EFFETTI DELLE SENTENZE DEL TAR MARCHE che ha annullato diverse autorizzazioni di centrali biogas/biomasse concesse sul nostro territorio, sulla base della legge 3/2012 cassata dalla consulta con sentenza n°93 del 22 /5/2013.

E’ da tener presente che tale proposta di legge va ad aggravare la già precedente situazione di illegittimità delle centrali autorizzate venutasi a creare con la sentenza della Corte Costituzionale sopra citata.
Questa nuova proposta di legge genererebbe ancor più uno stato di confusione legislativa e di grave compromissione con le normative nazionali ed Europee in tema ambientale.

La preoccupazione del governatore Spacca circa i maxi risarcimenti che ricadrebbero sull’intera comunità è del tutto fuori luogo, poiché è mancata la prudenza nel rischio di impresa da parte degli (im)prenditori.
Tale rischio di impresa si è presentato al momento stesso che hanno costruito in costanza della legge 3/2012 impugnata dal Consiglio dei Ministri prima della medesima autorizzazione regionale concessa.
Per lo meno si doveva attendere la sopra citata sentenza della consulta prima di procedere con quelle autorizzazioni (avventate) e doveva esserci da parte della Regione una sospensione cautelativa delle stesse come sollecitato dal Consiglio Regionale.

Si tratta ora di procedere in autotutela per non intervenire con un’altra legge che sarebbe del tutto incostituzionale e ad personam dei pochi prenditori e a discapito della collettività già gravemente a rischio delle sanzioni europee per le infrazioni dovute alla mancata ottemperanza alle direttive stesse.

Vogliamo ricordare a Lei, consigliere regionale, la Sua responsabilità non solo politica e morale ma anche civile e contabile nei confronti dello Stato per danni già apportati con l’approvazione di una legge, la n°3/2012, in parte incostituzionale e per i danni ulteriori che saranno eventualmente provocati anche dalla eventuale approvazione di questa legge che noi riteniamo”scellerata”.

Le proposte di legge regionali non devono scivolare sulla falsa riga di eventuali ricatti e convenienze di alcun tipo, devono attenersi invece alle normative in vigore e non stravolgere le più elementari norme dello Stato e comunitarie.

In qualità di consigliere regionale, Lei è invitato a tener presente la volontà dei cittadini, troppe volte disattesa, contrastata, ignorata; cittadini che saranno chiamati già nel 2015 ad esprimere il proprio voto sulle scelte dell’amm.ne regionale di questi anni.

Perseverare nell’errore…è semplicemente diabolico!

venerdì 24 gennaio 2014

Tre Comuni ricorrono contro l'assoggettamento a VIA biogas Corridonia‏

Care cittadine e cari cittadini,

il Consiglio Comunale di Morrovalle è stato convocato d’urgenza il 22 gennaio su richiesta della minoranza per discutere sulla determina della Provincia di Macerata che ha ammesso a Via postuma la centrale a biogas di Sarrocciano (Corridonia).
Il Consiglio ha deliberato, all’unanimità, di ricorrere contro la stessa delibera dell'ente provinciale e di costituirsi in giudizio contro il ricorso presentato dalla VBIO1 proprietaria della centrale di Sarrocciano.

Un passo importante, quello di Morrovalle, che fa seguito a quello di Corridonia ed al quale si aggiunge anche il Comune di Monte San Giusto. Come avvenne con le delibere congiunte del novembre 2012, le tre Amministrazioni sono unite allo scopo di fermare lo scempio ambientale che si sta perpetrando a scapito della collettività, per l’arricchimento di pochi.

Ribadiamo ancora con forza il nostro diritto alla salute, alla tutela dell'ambiente ed alla proprietà, auspicando che poi, le sentenze vengano rispettate ed applicate. Nostante il Tar abbia annullato l’autorizzazione della centrale di Corridonia, dopo oltre tre mesi, siamo ancora in attesa che la Regione Marche ne decreti lo spegnimento!

Il comitato

ps: il comitato parlerà stasera alle 22:40 su Radio Aut Marche. http://www.radioautmarche.it/

martedì 21 gennaio 2014

LETTERA APERTA AD ISTITUZIONI PUBBLICHE, ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE PARTITI‏


Con soddisfazione prendiamo atto della presa di coscienza del PD provinciale, delle associazioni ambientaliste e dei Sindaci  riguardo l’illegittimità della proposta di legge regionale sul biogas.

Vogliamo ricordare con forza che la centrale di Corridonia, la cui autorizzazione è stata annullata dal Tar e nonostante si sia anche pronunciato il Consiglio di Stato respingendo la richiesta di sospensiva, è ancora in funzione.

Sono in ballo: il nostro territorio e la salute dei cittadini dato che da oltre un anno continua a funzionare senza il benchè minimo controllo!
Non è possibile, in uno stato di diritto, forzare  le regole democratiche e non ottemperare alle sentenze.

Non solo, da quando è stata emessa la sentenza del Tar ancora non esiste un piano di spegnimento della centrale, ma la stessa regione Marche ingiustificatamente ha concesso rinvii, lasciando scorrere più di tre mesi.

Ora noi ci chiediamo: perchè non è stato intimato all'azienda di non alimentare più il digestore, condizione primaria affinchè si arrivi poi allo spegnimento?
Perché si tollera chi si mette al di sopra della legge e del rispetto delle regole (usando toni di scorrettezza ed arroganza assoluta), percependo finanziamenti pubblici e non si intervenire in maniera appropriata?

Non vorremmo che, passata la "sollevata di scudi", trascorsa la bufera e la caccia “all’untore", volendo ben impressionare l’opinione pubblica, la soluzione per salvare ”capra e cavolo” sia la classica "sanatoria all’italiana".

C’è un passo nelle dichiarazioni date alla stampa importante: <<il partito democratico è intenzionato ad aprire una verifica tra il gruppo dei consiglieri regionali e i propri sindaci, per giungere ad un testo condiviso>>, così da far quadrare il cerchio.
Ci auguriamo che finalmente non venga penalizzato il nostro territorio ed i suoi abitanti presenti e futuri. Vedremo presto quale sarà l'epilogo! Ci auguriamo che le cose "siano fatte come vanno fatte"!

Il comitato

ps: mecoledì 22 gennaio alle 21:00 si terrà il Consiglio Comunale straordinario a Morrovalle sul tema biogas Sarrocciano.

venerdì 10 gennaio 2014

Biogas: Spacca il piazzista consumato

Care cittadine e cari cittadini,


Spacca è costretto a fare una conferenza stampa per alzare una coltre di fumo e annebbiare gli sguardi dell'opinione pubblica. Da piazzista consumato com'è spaccia la proposta di legge della Giunta come necessaria al piano energetico regionale.

La grande operazione nasconde tutt'altro intento e sembra, in realtà, voluta dai biogassisti per continuare a percepire gli ingenti finanziamenti pubblici. La produzione di energia elettrica tra l'altro, data la crisi economico-industriale in corso, risulta in eccesso rispetto ai consumi ed alle esigenze produttive attuali.

Col DGR n°1682 la Giunta propone al Consiglio Regionale di varare una legge che “RINNOVA” le autorizzazioni per gli impianti a biogas. Avete letto bene. Verranno disapplicati i dispositivi del TAR con i quali sono state annullate le autorizzazioni contestate da cittadini, comitati e Amministrazioni.
Quelle autorizzazioni che erano state annullate perché non era stata effettuata la VIA, ora si vorrebbero magicamente “RINNOVARE”, ancora una volta, senza VIA, andando contro le norme attuali e la Costituzione.

Per primo ribadiamo che la VIA è una precondizione fondamentale all'autorizzazione ed è illegittimo farla dopo la costruzione degli impianti.
Per secondo affermiamo, con forza, che la Regione vuol rimediare ad un errore commettendone uno altro più grave.
Propone una legge illegittima e, cosa ancor più grave, interferisce sul potere giudiziario, a completo sfregio della “divisione dei poteri dello stato”, rischiando di scivolare verso un pericoloso autoritarismo.

È questo che i promotori del DGR vogliono fare?
Lo spieghino Spacca, Canzian (PD), Giannini (PD), Giorgi (CD), Luchetti (PD), Malaspina (UDC), Marcolini e Mezzolani (PD) agli elettori!

Si prendano le responsabilità personali verso l’Unione Europea dato che la legge capestro comporterà infrazioni per l'inottemperanza alle direttive comunitarie, farà bruciare altre risorse pubbliche ed aumenterà il conflitto legale tra Stato, comunità locali, Enti, cittadini ed imprese.

Le proposte di legge regionali non devono scivolare sulla falsa riga di eventuali ricatti di privati (im)prenditori e convenienze di alcun tipo, devono attenersi invece alle normative in vigore e non stravolgere le più elementari norme dello Stato e comunitarie.
Questo vorremo dire, insieme agli altri comitati, alla IV Commissione del Consiglio Regionale che discuterà della legge ed alla quale abbiamo richiesto urgente audizione.

Il comitato