Signor Presidente e signori Consiglieri,
il 4 febbraio 2016, durante una conferenza Stato-Regione, le Marche hanno espresso parere favorevole alla proposta del Governo di impiantare nuovi termovalorizzatori in Italia.
Tra questi è prevista una mega struttura nella nostra regione capace di
smaltire ben 190000 tonnellate di rifiuti l'anno. Ciò nonostante il
Presidente Ceriscioli continua a sostenere di essere assolutamente
contrario all'apertura di nuovi inceneritori perché a suo dire ha
aggiunto all'emendamento la seguente frase: “accordi interregionali volti ad ottimizzare le infrastrutture di trattamento dei rifiuti urbani ed assimilati”.
Perdonateci ma ... non ci sembra che in queste righe si sia dato parere contrario. Si poteva continuare a dire NO! Infatti lei stesso, Presidente, ha affermato: “Abbiamo dato l'assenso su un emendamento che apre la strada per non avere l'inceneritore nelle Marche” (CM 16/02/16). Una strada molto ripida e tortuosa a nostro avviso.
Ad ogni modo, per come lei e
l'assessore all'Ambiente Sciapichetti vi siete schierati, dovreste fare
del tutto del tutto per opporvi a quella che di fatto è una legge.
Sempre citando CM del 19/04/2016, ha dichiarato: “...Per non fare
l'inceneritore dobbiamo mettere in campo tutte le scelte per abbattere
la produzione di rifiuti, se non facciamo questo, qualsiasi altra
strategia diventa irrealizzabile”.
Benissimo! Intenderete
quindi investire in una nuova impiantistica per il riciclo di materiali!
Ma dopo oltre un anno dalla firma di questo scellerato accordo quanti
euro sono stati spesi per ridurre la quantità di rifiuti prodotti nelle
Marche?
E per peggiorare la
situazione state ben pensando, piuttosto che dotare le Provincie di
Ascoli Piceno e Fermo di sistemi di trattamento rifiuti secchi per poi
conferirli nelle discariche presenti sul loro territorio, di
trasportarli con migliaia di camion presso il Cosmari di Tolentino per
subire un trattamento di selezione finalizzato alla produzione di CSS e
destinarli alla discarica di Cingoli, la quale esaurirà prima del dovuto
la propria capacità.
Non verrebbe così
rispettato il “principio di prossimità“, previsto nel Piano Regionale,
secondo cui i rifiuti dovrebbero essere trattati quanto più possibile
vicino a dove essi si creano, sia per evitare l'inquinamento da
trasporto sia per stimolare le Province meno virtuose a migliorare e
risolvere i loro problemi.
Non solo non si intendono
migliorare i sistemi di differenziazione e riciclo dei rifiuti in
generale, ma si tende a penalizzare la Provincia più virtuosa in fatto
di raccolta e che ha già pagato moltissimo in termini di inquinamento e
disagio ambientale.
Auspichiamo quindi che
il prossimo 26 aprile, la PdL130/17, che prevede la realizzazione di
accordi sovra ambito, non venga approvata.
Associazione Nuova Salvambiente ONLUS
Il presidente Emanuele Acciarresi
Comitato Salute e Conservazione del Territorio per Corridonia
Il presidente Rosella Ruani