sabato 19 gennaio 2013

Esposto contro stoccaggio biomassa centrale biogas Corridonia



Care cittadine e cari cittadini,

ritorniamo ad aggiornarvi sui lavori del comitato e sullo stato della centrale a biogas di Corridonia.
Innanzitutto abbiamo aperto un blog che raccoglie le informazioni ed i comunicati di questi mesi di attività spesi per la tutela della salute e dell'ambientehttp://comitatoterritoriocorridonia.blogspot.it/

A seguito delle continue segnalazioni che ci sono arrivate riguardo la possibile produzione del primo kilowatt elettrico, da parte dell'impianto a biogas di Sarrocciano, abbiamo rivolto tale domanda al gestore del servizio elettrico per avere maggiori informazioni.
La centrale a biogas, infatti, è in fase di costruzione e non possiede quindi tutti i collaudi ed i nulla osta necessari alla sua entrata in funzione. Ciononostante sono state avviate da tempo attività di stoccaggio di paglia e liquame. Tali procedure sono da considerarsi parte dell'attività vera e propria della centrale e, quindi, non potrebbero iniziare prima del completamento dei lavori. Abbiamo per questo segnalato alle autorità competenti di controllare il cantiere, riportando all'attenzione il precedente esposto che chiedeva adeguati monitoraggi sul rischio di permeabilità del cemento dato i non congrui tempi di asciugatura.
Le autorità sono tenute a risponderci.

Non come sta rispondendo l'amministrazione regionale, che ha autorizzato l'ennesima centrale a biogas a Potenza Picena contro il parere negativo dei cittadini e del Comune. Esattamente pochi giorni prima del 15 gennaio nel quale il Consiglio Regionale ha approvato la modifica del Pear. Dopo aver autorizzato il non autorizzabile, la Regione ha finalmente individuato le “aree non idonee” non si potranno costruire impianti per la produzione di energia da biogas e biomassa.
Ciò non ha valore retroattivo ed il problema che hanno creato non viene assolutamente meno. Anzi, assume dimensioni enormi.
Con un piano macchiavellico sono stati messi migliaia di cittadini, decine di comitati e Comuni, Provincie e prenditori di soldi pubblici in causa contro l'ente regionale. Un vasto problema che si sta passando alla magistratura per la sua risoluzione e che rappresenta un palese ricatto politico: la Regione approva tutto e il TAR ha la responsabilità di revocare tutto.

Le responsabilità sono altre. Sta in chi ha approvato leggi che sono state impugnate per incostituzionalità. Sta in chi ha violato le leggi comunitarie rilasciando autorizzazioni illegittime. Sta nell'azzardo di chi ha costruito nonostante non si rispettasse l'intero ordinamento giuridico. Sta nell'errata idea, pronunciata dal Tar prima e dal Consiglio di Stato poi, che non si possono sospendere i lavori della centrale soltanto perché essi sono in fase avanzata.

Non si accettano sconti al ribasso ed ipotetiche sanatorie che consacrano la logica del più forte. Porteremo avanti i nostri diritti alla salute, alla preservazione dell'ambiente, alla proprietà e all'impresa come hanno fatto i cittadini di Pergola che, pochi giorni fa, hanno vinto il ricorso contro la realizzazione del maxi eolico autorizzato illegittimamente dalla Regione Marche.

domenica 6 gennaio 2013

30 dicembre 2012 Sentenza del Consiglio di Stato

Care cittadine e cari cittadini,

alcuni giorni fa è giunta la sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dal Comune di Corridonia. Una sentenza che non sospende l'autorizzazione della centrale a biogas ma che apre uno spiraglio nel ricorso alla magistratura.

L'ordinanza numero 8154 del 18 dicembre 2012 dice sostanzialmente che la richiesta di sospensione dell'autorizzazione dell'impianto biogas di Sarrocciano, rigettata dal TAR delle Marche a settembre, non è condivisibile dal Consiglio di Stato alla luce delle censure formulate. I rilievi fatti dal Comune di Corridonia, infatti, potrebbero non essere infondati e quindi il CDS sollecita il TAR Marche a giungere in tempi brevi ad una decisione nel merito della questione.

La sentenza non affronta tuttavia la mancata acquisizione, da parte della Regione, degli apporti partecipativi dell'Arpa. Non dirime le plurime violazioni degli strumenti urbanistici vigenti. Sancisce, però, la fondatezza delle ragioni dell'Amministrazione Comunale che stanno alla base della contrarietà alla grande centrale a biogas.

Suonano, per questo, fuorvianti, per non dire espressamente ridicole, le parole apparse sull'articolo del Corriere Adriativo che alleghiamo. Tali parole continuano ad affermare l'inconsistenza giuridica e l'infondatezza sostanziale delle accuse dei comitati e dei comuni.
Il rischio che la macchina della biospeculazione s'inceppi, prima ancora che abbia fatto fare ai prenditori affari d'oro, sta crescendo di giorno in giorno grazie alla sentenza emessa dal CDS, il lavoro dell'Amministrazione Comunale ed il continuo impegno del comitato.
Può così accadere che la miope concentrazione sugli affari privati, in una vicenda squisitamente d'interesse pubblico, faccia affermare a sproposito che il Consiglio di Stato abbia riconosciuto che l'impianto non costituisce un pericolo per la salute e per l'ambiente. Di questo, non vi è menzione nella sentenza.

Ora, prima della decisione nel merito da parte del TAR, un'altra sentenza sarà determinate per aver affermati i diritti alla salute, alla proprietà ed all’impresa: il giudizio di incostituzionalità della legge 3/2012. La probabile cassazione della legge regionale che ha eliminato la V.I.A. e creato un vasto conflitto fra cittadini ed istituzioni, potrà fornire al TAR delle motivazioni fondamentali, in aggiunta al merito delle questione, per la revoca dell'autorizzazione della centrale incriminata.

Con quest'ultimo comunicato del 2012, vogliamo augurare a tutte e tutti un anno nuovo all'insegna della tutela del territorio.

Il comitato

19 dicembre 2012

Care cittadine e cari cittadini,

venerdì 14 dicembre abbiamo consegnato al Presidente della Giunta e al Segretario Generale della Regione Marche le prime trecentoquattordici istanze di autotutela dei cittadini di Corridonia, Morrovalle e Monte San Giusto. Le istanze sono un atto di rivendicazione dei nostri diritti ed uno strumento di pressione politica dei cittadini che vanno ad aggiungersi alle migliaia di istanze depositate dai cittadini dei Comitati in Rete.
Dopo Natale consegneremo altri pacchi e per questo è importante che ognuno dia il proprio contributo facendo firmare i propri familiari e conoscenti durante le festività.

Siamo venuti a conoscenza, tramite l'incontro avvenuto sabato 15 dicembre con alcuni uffici dell'Amministrazione Comunale di Corridonia, che giovedì 20 dicembre è stato indetto dal Sindaco un tavolo tecnico presso il Municipio per programmare un piano di controllo della centrale a biogas tra il Comune e le istituzioni provinciali e regionali.
I cittadini facenti parte del comitato si aspettano molto da questo incontro.
Invitiamo quindi il Comune, la Provincia di Macerata, l'A.A.T.O. e l'A.R.P.A.M. a concordare un piano di vigilanza efficace e tempestivo atto a tutelare la salute dei cittadini e la preservazione dell'ambiente.

Cogliamo, infine, l'occasione per ringraziare il Circolo Montolmo per la pubblicazione di un nostro articolo nel periodico d'informazione "Montolmo e dintorni".

13 dicembre 2012

Care cittadine e cari cittadini,

vi invitiamo a partecipare all'incontro pubblico, organizzato da Agorà e Movimento politico per l'unità, presso l'Aula Centro Servizi Volontariato in Via Velluti 7 a Piediripa di Macerata venerdì 14 dicembre ore 21:15. All'incontro si parlerà di Centrali a biogas/biomasse. Opinioni a favore e contro in un tavolo deliberativo.

Interverranno:

A. Mei - Coordinatore dei Comitati in Rete
E. Della Cecca - Vicepresidente del Comune di Tolentino
M. Illuminati - Ingegnere ambientale

Saluti
Il comitato

13 dicembre 2012 Esposto del comitato

Care cittadine e cari cittadini,

la costruzione della centrale a biogas avanza e le azioni del comitato non sono da meno.
Abbiamo saputo che il 14 dicembre 2012 ci sarà il collaudo dell'impianto e per questo abbiamo inviato un esposto a tutte le autorità competenti, in primo luogo al Sindaco di Corridonia nella sua qualità di autorità sanitaria, affinché accertino la effettiva corrispondenza del costruito con il progetto definitivo e, sopratutto, controllino che l'impianto sia stato realizzato in modo tale da garantire la salute pubblica e scongiurare l'inquinamento delle falde acquifere. Nei sopralluoghi da noi effettuati nei giorni scorsi, infatti, erano in corso
opere di posa di cemento e considerato che il cemento ha un tempo di asciugatura di 28 giorni, riteniamo che il collaudo possa essere realizzato in un tempo non congruo per la verifica statica dei manufatti realizzati ed in
particolare per la vasca di stoccaggio del digestato.
Ci riserveremo di prendere adeguati provvedimenti qualora tali controlli non venissero effettuati secondo la normativa.

Abbiamo inoltre inviato ai Comuni di Corridonia, Morrovalle e Monte San Giusto la richiesta di far intervenire l'Autorità di Ambito Territoriale Ottimale per la tutela della risorsa idrica. E' stato richiesto anche di avere risposta dall'ARPAM e dalla Provincia di Macerata sulla legittimità della centrale a biogas autorizzata a Corridonia relativamente al cumulo con altri  progetti di energia rinnovabile presenti non considerati dalla Regione Marche.
Quest'ultima il 10 dicembre 2012 è intervenuta sulla vicenda dell'energia "rinnovabile" con una proposta di Legge Regionale definendo le aree non idonee per la realizzazione degli impianti a biogas e biomassa. Una colossale presa per i fondelli nei confronti dei cittadini marchigiani che hanno visto prima l'approvazione della legge regionale 3/2012, palesemente incostituzionale, non conforme alle normative europee ed irrispettosa dei diritti dei cittadini. E' in base a questa legge, che verrà giudicata dalla Corte Costituzionale il 26 febbraio 2013, che sono avvenute le autorizzazioni.


La definizione delle aree non idonee è un ammissione dell'errore di incapacità di governo della Regione Marche, che ha aperto un grave conflitto con i cittadini. La Corte Costituzionale potrà rendere nulla l'efficacia dell'autorizzazione in base alla quale si stanno ultimando i lavori dell'impianto di Sarrocciano.
Continueremo a lottare contro la centrale a biogas di Corridonia anche perchè sorge in un area non idonea in quanto sussiste il vincolo di varco fluviale, l'impianto è inserito nell'Area paesaggio agrario di interesse storico-ambientale, nell'Area per rilevanza dei valori paesaggistici e ambientali, nell'Area ad alta percettibilità visiva.

La Regione Marche riceverà, entro questo Natale, il pacco delle istanze di autotela dei cittadini di Corridonia, Morrovalle e Monte San Giusto.
Con l'autotutela apriremo una vertenza risarcitoria di grandi dimensioni a favore dei cittadini colpiti. E non saremo soli, lo faranno anche gli abitanti di Petriolo, Fano, Sant'Elpidio a Mare, San Benedetto del Tronto e di altri 20 Comuni della regione.

Siamo cittadini, non sudditi.
Il Comitato

Istanza d'autotutela del patrimonio immobiliare

L'istanza, per i privati cittadini propretari di un immobile e per le aziende, è una richiesta indirizzata alla Regione Marche che non rappresenta l'inizio di una causa legale. E' un concreto quanto dovuto strumento di pressione politica che noi cittadini abbiamo per richiedere, in futuro, il risarcimento danni per l’indebita autorizzazione dell’impianto a biogas di Sarrocciano (l’avvio dell’azione giudiziaria vera e propria impone di attendere almeno l’esito del giudizio dinanzi alla Corte Costituzionale).

L'azione di richiesta di risarcimento danni alla proprietà privata è perseguita da tutte le associazioni e comitati dei Comitati in Rete, in quanto la svalutazione degli immobili che sarà provocata dal funzionamento della centrale a biogas non è minimamente indennizzata nè dalle aziende nè dalla Regione.

Insieme contiamo molto. Ti invitiamo a diffondere l'istanza e di consegnarcela al fine di inviarla insieme alle altre.

ps: le aziende che non sono proprietarie degli immobili dove lavorano possono lo stesso richiedere il risarcimento danni per la svalutazione dell'impresa. Devono soltanto compilare tutto meno che lo spazio bianco al centro dell'istanza (quello che parla dell'immobile sito in --- in via ---).

Istanza aziende


Istanza privati

4 dicembre 2012


Care cittadine e cari cittadini,

il comitato sta continuando ad agire per difendere il nostro territorio. Il numero di adesioni alle istanze di autotutela, che stiamo raccogliendo tra i conoscenti e tramite banchetti a Corridonia ed a Morrovalle, è in continuo aumento. Continuate ad invitare tutti a firmare le istanze di tutela del patrimonio privato per intimare la Regione Marche a riconsiderare l'autorizzazione concessa alla centrale a biogas.

Vi inviamo la cronaca dei Consigli Comunali avvenuti la settimana passata in cui si sono votate all'unanimità alcune proposte di delibera avanzate dal comitato "Salute e conservazione del territorio per Corridonia".


- A Corridonia nella serata del 27/12/2012 il capogruppo della maggioranza Broglia ha illustrato la mozione facendo una riflessione sulle istituzioni comunali disarmati dalla Regione Marche nell'affrontare le autorizzazioni uniche. Il Sindaco, poi, ha comunicato che il Segretario Generale è stato incaricato di essere parte attiva nei confronti delle altre istituzioni e che si adopererà come coordinatore degli uffici comunali. Ha inoltre aggiunto che i controlli al cantiere stanno andando avanti segnalando un sopralluogo dell'Arpam e del Corpo Forestale.
Infine, Rita, consigliere della minoranza, ha proposto di integrare al prossimo consiglio comunale una parte della delibera proposta dal comitato.

Vi alleghiamo la mozione a nostra disposizione che manca del riferimento al decreto DM 10.9.2010 inserito nell'atto votato.

- A Morrovalle il 29/11/2012 il dibattito è iniziato con l'intervento del Sindaco sulla grave conflitto politico ed istituzionale perpetuato dalla Giunta Regionale sulla vicenda delle centrali a biogas. Considerata la situazione, l'amministrazione sta valutando di sostenere il ricorso di Corridonia al Consiglio di Stato.
Sono seguite le dichiarazioni del segretario del PD locale, Morresi, che non si è espresso sull'operato della Regione, ha segnalato che oramai è troppo tardi per affrontare la questione ed ha presenta un emendamento per rimandare la delibera di una settimana al fine di organizzare nel frattempo un'assemblea aperta con i proprietari della VBIO1, la Regione Marche e degli esperti sul tema biogas.
Ha risposto il Sindaco che Morresi, come esponente del PD, non può dire "è troppo tardi per deliberare sulla materia", che "non può non giudicare l'operato della Regione", "non può parlare di biogas" in quanto nelle precedenti legislature ha autorizzato la centrale esistente e che la Regione non si presenta alle assemblee. Da rimarcare il fatto che il consigliere di minoranza Sara Giannini, assessore della Regione Marche, era assente al Consiglio Comunale.
Nel finire dell'acceso dibattito, Cabascia, consigliere di minoranza, propone un emendamento in cui impegna il Comune di dare mandato ai legali di difendere i cittadini ma viene bocciato.

Vi alleghiamo la delibera che è quasi identica a quella di Monte San Giusto.

- A Monte San Giusto il 30/11/2012 il Consiglio comunale è molto dibattuto per via della centrale a biogas di 250 kw che non è stata autorizzata l'anno scorso nel comune.
Il Sindaco ha iniziato la discussione parlando della legge 3/2012 eccepita di incostituzionalità dal Governo Italiano. E' seguito l'intervento del consigliere della minoranza Gordoni che ha ricordato la sua partecipazione nel comitato nobiogas di Monte San giusto, concludendo che l'amministrazione si sta muovendo troppo tardi. In molti dalla maggioranza invocato la rinascita del comitato per dare una mano a quella di Corridonia.
Mancinelli, dell'opposizione, ha segnalato di aver invitato una moratoria contro la centrale di Sarrocciano alla Provincia di Macerata la quale l'ha inserita nel documento di improcedibilità della VIA. Ha concluso il lungo dibattito il Sindaco che invita tutti a combattere la mala politica espressa dalla Regione Marche.

Il comitato

19 novembre 2012

Incontro 16 novembre a Trodica

Venerdì 16 novembre 2012 all'hotel San Crispino di Morrovalle si è tenuto il settimo incontro pubblico del comitato "Salute e conservazione del territorio per Corridonia" in cui si è parlato della centrale a biogas di Sarrocciano.

L'incontro organizzato insieme ai cittadini di Trodica e Villa San Filippo è stato un importante momento d'informazione dal basso sul problema che interessa i tre comuni di Corridonia, Morrovalle e Monte San Giusto.
Ad aprire il dibattito è stato il prezioso contributo del coordinatore dei Comitati in Rete Adriamo Mei che ha discusso sull'inutilità dal punto di vista energetico di questi impianti a biogas, aggravata dall'utilizzo di tecnologie superate e dal non rispetto dei diritti dei terzi che saranno coinvolti dalla costruzione e dal funzionamento della centrale.
La Regione Marche, che ha autorizzato tale impianto andando contro le normative italiane e sopratutto le direttive europee, sarà chiamata a rispondere dei danni economici ed alla salute che saranno provocati dalle centrali a biogas qualora non volesse affrontare il problema creato. E tanti sono i cittadini che come l'altra sera hanno firmato le istanze di risarcimento.

L'incontro ha visto la presenza di molti cittadini e del Consigliere della Regione Marche Francesco Massi. Al dibattito hanno partecipato il Sindaco di Morrovalle, che ha invitato i cittadini presenti a firmare le istanze del comitato, ed il Sindaco di Monte San Giusto i quali hanno ancora una volta manifestato la sensibilità alle problematiche evidenziate dalla popolazione. Hanno inoltre dato disponibilità ad approvare la delibera proposta dal comitato che impegna le Amministrazioni Comunali a sostenere le azioni di tutela del patrimonio privato e pubblico.


Incontro 17 novembre con i capigruppo del Consiglio Comunale di Corridonia


Il comitato ha invitato nei giorni scorsi una proposta di delibera comunale, che comprende le istanze elaborate dai cittadini, ai capigruppo del Consiglio Comunale di Corridonia i quali hanno proposto una delibera congiunta da votare il 27 novembre.
La mozione presentata dai capigruppo rileva che l'autorizzazione rilasciata per la costruzione della centrale a biogas e l'inizio dei lavori sono avvenuti dopo l'impugnativa del Consiglio dei Ministri alla Corte Costituzionale ed non è stato tenuto conto della svalutazione degli immobili pubblici e privati presenti. Cita in aggiunta le conclusioni dell'Avvocato Generale JULIANE KOKOTT che ha ricorso alla Corte di Giustizia Europea in un caso analogo. La delibera impegna il Sindaco al monitoraggio della centrale ed alla valutazione della congruità della fidejussione rilasciata. Demanda inoltre agli enti provinciali e regionali preposti le procedure necessarie al controllo tecnico. Invita infine la Regione Marche a rivalutare l'autorizzazione per via del cumulo dell'impianto con le altre fonti di energia presenti intorno a Sarrocciano ed a valutare le perdite di valore economico che saranno indotte ai beni materiali.
La mozione è un segnale positivo e forte della maggioranza e della minoranza sensibili alle richieste dei cittadini. Un azione politica concreta promossa dal basso insieme all'istituzione comunale che è una risposta alla delicata situazione democratica nazionale. Un unione d'intenti tra la società civile e le istituzioni che non può rimanere inascoltata dalla Regione Marche.

Siamo cittadini, non sudditi.

15 novembre 2012

Care cittadine e cari cittadini,

continuando ad aggiornarvi sui lavori del comitato, vi comunichiamo che la maggioranza e la minoranza del Consiglio Comunale di Corridonia hanno accolto il nostro invito a discutere la proposta di delibera che qui vi alleghiamo. Un segnale di apertura delle istituzioni alle istanze dei cittadini che s'inserisce in un percorso da tempo avviato e che fa ben sperare.

Cogliamo l'occasione inoltre per invitarvi all'incontro pubblico organizzato dal comitato insieme ai cittadini di Morrovalle sul tema "La centrale a biogas, fa bene a Trodica?" presso l'hotel San Crispino di Trodica venerdì 16 novembre 2012 alle ore 21:15.

Interverranno:
Adriano Mei coordinatore dei Comitati in Rete
L’Amministrazione Comunale di Morrovalle

Partecipate e fate partecipare, non lasciamoci inquinare.
Siamo cittadini, non sudditi.

Il comitato

10 novembre 2012

Care cittadine e cari cittadini,

cogliamo l'occasione per inviarvi l'istanza, fare una precisazione e girarvi il comunicato relativo all'importante incontro pubblico di mercoledì 7 a Corridonia.


1) vi alleghiamo l'istanza per i privati cittadini propretarie di un immobile e per le aziende. Essa è una diffida indirizzata alla Regione Marche del tutto gratuita e che non rappresenta l'inizio di una causa legale. Un concreto quanto dovuto strumento di pressione politica che in quanto cittadini abbiamo per richiedere in futuro il risarcimento danni per l’indebita autorizzazione dell’impianto a biogas di Sarrocciano (l’avvio dell’azione giudiziaria vera e propria impone di attendere l’esito del giudizio dinanzi alla Corte Costituzionale).
L'azione di richiesta di risarcimento danni alla proprietà privata, in quanto la svalutazione degli immobili che sarà provocata dal funzionamento della centrale a biogas non è minimamente indennizzata nè dall'azienda nè dalla Regione, è perseguita da tutte le associazioni e comitati riuniti nella rete regionale.
Insieme contiamo molto!!! Vi invitiamo quindi a portarci l'istanza firmata dal proprietario al primo punto di raccolta di martedì 13 novembre alle 21:00 presso l'aula dei Servizi Sociali accanto alla Croce Verde di Corridonia alla riunione aperta del comitato.


2) per completezza informativa rispondiamo alla precendete mail del Sindaco di Corridonia che affermava che non le avevamo inviato il documento che abbiamo portato al Prefetto il 5 novembre. Il 27 ottobre abbiamo protocollato la richiesta di partecipazione all'incontro che includeva l'oggetto dell'istanza che avremmo avanzato, ovvero la riapertura del VIA e l'analisi del punto zero. Il 3 novembre abbiamo inviato tramite mail la richiesta che qui alleghiamo.


3) Mercoledì 7 novembre 2012 al teatro Lanzi di Corridonia si è tenuto il sesto incontro pubblico del comitato "Salute e conservazione del territorio per Corridonia" per parlare della centrale a biogas di Sarrocciano.

L'incontro è iniziato con la relazione del dott. Giovanni Vantaggi, Coordinatore per l'Umbria dell'Associazione Medici per l'Ambiente (ISDE-Italia), che ci ha offerto una riflessione sull'opportunità di produrre biogas. Realizzare biometano in purezza tramite delle piccole centrali che immettano il gas nella rete, utilizzando gli scarti di aziende zootecniche e agricole, è ecologico, economico ed, energeticamente parlando, virtuoso. Produrre gas da colture dedicate, con centrali di grandi dimensioni che bruciano idrocarburi per produrre principalmente energia elettrica da vendere, è quanto di più lontano dal concetto di energia "rinnovabile". E bruciando, queste centrali producono ogni giorno per almeno quindici anni diossine, furani, Ipa, Formaldeide, polveri sottili, idrogeno solforato. Sostanze dannose alle quali si aggiungono tonnellate di digestato contente azoto (nitrati) e microbatteri pericolosi per l'ambiente, l'uomo e che possono compromettere le falde acquifere.
Una soluzione energetica, con scopi economici privati, completamente sbagliata, con l'aggravante che la centrale in costruzione a Sarrociano è a ridosso del fiume Chienti.

Adriano Mei, Coordinatore dei Comitati in Rete di cui il comitato di Corridonia fa parte, ha continuato l'incontro partendo dalla riflessione sul diritto ad un ambiente salubre. L'autorizzazione della Regione Marche alla realizzazione della centrale a biogas di Corridonia, come per le altre trenta sparse nel territorio marchigiano, è palesemente irrispettosa dei diritti dei cittadini e contraria alle normative europee. Nello specifico, il progetto del "nostro" impianto ha visto, nel momento della sua presentazione lo scorso anno, l'inizio della procedura di Valutazione d'Impatto Ambientale. La VIA stava, però, ostacolato seriamente l'approvazione della centrale così che il Consiglio Regionale è intervenuto con una norma, contenuta nella legge di stabilità del 2011, che eliminava l'obbligatorietà della VIA per gli impianti di quelle dimensioni. Invece di togliere i problemi, hanno cancellato le regole.
Alla Conferenza dei Servizi di febbraio 2012 poi, mentre il Comune di Corridonia esprimeva il proprio dissenso all'approvazione, la Regione Marche scavalcava con la legge 3/2012 il veto del Sindaco, declassandolo insieme a quello di altri enti locali a mero parere non vincolante. Insomma, per dirla come il vicepresidente della Giunta Regionale, "bisogna tutelare anche i diritti degli speculatori".

Il conflitto ambientale, politico e giuridico provocato dalla Regione, che sarà giudicato per la sua legittimità dalla Corte Costituzionale il prossimo febbraio, ha mobilitato cittadini, associazioni e sindaci della non più tranquille e verdi Marche. Noi insieme agli altri comitati stiamo facendo valere i nostri diritti tramite azioni concrete ed istanze di risarcimento danni al patrimonio ed alla salute dirette all'amministrazione regionale.
Anche le istituzioni presenti all'incontro, il Consigliere Regionale Marangoni, i Sindaci di Morrovalle e Monte San Giusto hanno manifestato l'appoggio alle iniziative dei comitati. Gli altri presenti, il gruppo consiliare Lista Civica, Corridonia Città Virtuosa e l'Assessore Cesca sono dalla parte dei cittadini.

Proporremo nei prossimi giorni al Comune di Corridonia, di Morrovalle e Monte San Giusto una delibera che raccoglierà tutte le istanze del comitato per tutelare il paesaggio, per difendere il diritto alla salute, alla proprietà e all'iniziativa economica.

Siamo cittadini, non sudditi.

Il comitato

5 novembre 2012

Care cittadine e cittadini,

oltre a ricordarvi di partecipare all'incontro pubblico di mercoledì 7 novembre ore 21:15 al teatro Lanzi di Corridonia "BIOGAS, CHI CI GARANTISCE LA SALUTE?", vi segnaliamo un errore di comunicazione ed il comunicato che fa il punto della situazione.

Errata corrige: abbiamo comunicato che nel Consiglio Comunale del 30 ottobre 2012 è stato affidato l'incarico per il ricorso al Consiglio di Stato all'avvocato esterno Carassai, invece ciò è avvenuto nella delibera di Giunta il 17 ottobre 2012.



Il comitato "Salute e conservazione del territorio per Corridonia" è spinto dall'azione volontaria di tante cittadine e cittadini. Persone decise a riappropriarsi delle scelte politiche sulla nostra salute ed il nostro territorio.

Dalle parole iniziali, alla continua ricerca di notizie sulle centrali a biogas, siamo passati ai fatti. Iniziando, e continuando, a fare informazione per poi passare alle richieste formali ai vari enti.
Su nostra segnalazione l'Ufficio del Lavoro è andato a controllare il cantiere a Sarrocciano. Sembra che non tutto sia regolare, ma in quanto la pratica è riservata, non conosciamo gli esiti del sopralluogo. Abbiamo chiesto anche al Comune di Corridonia un continuo monitoraggio del cantiere. Tuttavia l'unico sopralluogo che è a nostra conoscenza è stato fatto dalla Polizia Municipale di Corridonia il 23 luglio 2012 all'inizio dei lavori di movimento terra. Nulla più.
Il 5 novembre il comitato ha incontrato il Prefetto per chiedere la riattivazione delle procedure per il completamento della Valutazione d'Impatto Ambientale e l'analisi di acqua, aria, suolo e dell'inquinamento acustico al momento attuale per stabilire il punto zero prima del funzionamento dell'impianto. Il Prefetto ci ha gentilmente accolti e si è impegnato a fare ciò che è in suo potere. All'incontro avrebbe dovuto partecipare il Sindaco di Corridonia che, però, è stato assente non giustificato.
Stiamo interpellando l'Arpam per ottenere l'analisi del punto zero, detto in precedenza, e domani formalizzeremo la richiesta, ma anche qui nessuno è stato chiamato dagli uffici del Comune di Corridonia.

A che gioco sta giocando l'Amministrazione Comunale? Se i ricorsi vengono rigettati cosa intende fare? Vuole bloccare la centrale a biogas a forza di intenti e "non si può fare niente"?

Le cittadine e di cittadini che vogliono tutelare i propri diritti non sanno che farsene di falsi amici. Di compagni, invece, ne stiamo conoscendo tanti. In una continua discussione democratica sulle azioni da condurre per fermare la centrale a biogas.
Noi non siamo dispensatori di certezze. Ne tanto meno abbiamo la soluzione del problema che si è venuto a creare.
Come noi chiediamo umilmente consigli, ci aspettiamo che anche l'Amministrazione Comunale chieda in umiltà di intraprendere un percorso unitario.

Perché non possiamo permetterci di perdere questa partita. Abbiamo una sola terra. E una sola salute.

1 novembre 2012

Care cittadine e cari cittadini,

facciamo un breve riassunto sulla situazione. Il Consiglio Comunale il 30 ottobre ha approvato il sostenimento delle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato contro la centrale a biogas di Sarrociano.
Maggioranza ed opposizione hanno manifestato la disponibilità a votare in un Consiglio Comunale aperto la delibera, che raccoglie tutte le nostre richieste, proposta dal comitato.
Inoltre il consigliere Salvucci si sta adoperando per recuperare l'ulteriore documentazione al Comune da noi avanzata, il consigliere Rita ha messo a disposizione le sue conoscenze per studiare il progetto del VBIO1 e il consigliere Morresi coinvolgerà i Sindaci di Morrovalle e Monte San Giusto nella causa comune, poiché le ripercussioni sul territorio riguardano anche le città limitrofe.
Per finire, dopo aver allegato diversi documenti relativi alla centrale, aggiungiamo il verbale del sopralluogo della Polizia Municipale di Corridonia effettuato il 23 luglio 2012.

La prossima settimana andremo a bussare di nuovo agli uffici della Provincia competenti in materia. Ed è fondamentale far sentire forte la nostra presenza.

Siete per questo tutti invitati all'incontro pubblico di mercoledì 7 novembre ore 21:15 al teatro Lanzi di Corridonia dal titolo "BIOGAS, CHI CI GARANTISCE LA SALUTE?" nel quale il dott. Giovanni Vantaggi illustrerà i rischi all'ambiente ed alla salute che saranno provocati dal funzionamento della centrale a biogas, mentre il coordinatore dei Comitati in Rete Adriano Mei discuterà dei diritti dei terzi.

Sono invitati i Sindaci di Corridonia, Morrovalle, Monte San Giusto, i Consiglieri della Provincia di Macerata ed i Consiglieri della Regione Marche.

Partecipiamo a facciamo partecipare. Non lasciamoci inquinare.
Perché siamo cittadini, non sudditi.

22 ottobre 2012 Giù le mani dalle Marche!

Care cittadine e cari cittadini,

continuamo l'appuntamento telematico di informazione. Il comitato sta coinvolgendo le istituzioni preposte alla tutela dell'ambiente e della salute al fine di bloccare la centrale a biogas di Sarrociano. A breve, inoltre, lanceremo tramite altri incontri pubblici la campagna per il risarcimento degli immobili al fine di indurre la Regione Marche a fermare le centrali.

Prima di fare un breve resoconto sull'incontro dei comitati di sabato scorso, vi alleghiamo un ottimo articolo del presidente nazionale di Slow Food ed invitiamo tutti alla manifestazione di sabato 3 novembre a Sforzacosta contro la riapertura dell'inceneritore CONSMARI.

Sabato 20 ottobre 2012 si è svolto l'incontro-manifestazione "Giù le mani dalle Marche" alla Fiera della Pesca di Ancona.
Una grande giornata di democrazia, discussione ed informazione che risponde nel merito alla fumosa votazione del Consiglio regionale del 16 ottobre.

Voce è stata data ai comitati ed alle associazioni uniti in una rete regionale coordinata Adriano Mei che difendono i diritti lesi dall'Eolico Selvaggio, dall'Elettrodotto Fano – Teramo da 380.000 volt, dalla Centrale di stoccaggio per gas ricavata a 2.500 metri di profondità sotto San Benedetto del Tronto, dal metanodotto che sta percorrendo l’Italia da Brindisi a Manerbio e dalle innumerevoli Centrali a biogas.
Le domande su cui si è riflettuto e alle quali la Regione Marche non risponde  sono state: queste faraoniche e medio-grandi opere osannate acriticamente dalla Regione Marche servono veramente alla collettività? Usano le migliore tecnologie messe a disposizione dallo sviluppo tecnologico? E non per ultimo, sono rispettati i diritti dei terzi?

La risposta dei cittadini, delle istituzioni locali e della Coldiretti presenti è stata unanime. Queste centrali soddisfano soltanto gli interessi economici speculativi di chi le propone. Dei prenditori, non imprenditori, che fanno affari d'oro con i finanziamenti pubblici garantiti per decenni e scaricano i rischi collegati alle azioni dell'impresa sul territorio. Oltre al danno la beffa, insomma.

Sono intervenuti a sostegno delle preoccupazioni dei comitati il vicesindaco di Santa Maria Nuova, i sindaci di Sant'Elpidio a Mare, Petriolo, Corridonia e Fano. Istituzioni che la legge 3/2012 ha esutorato, insieme alle Provincie, l'Asur, l'Arpam di ogni potere decisionale in materia. Istituzioni vicine alle istanze dei cittadini colpiti che stanno rispondendo all'irresponsabile autoritarismo della regione con azioni concrete. Per ultima il ricorso al Consiglio di Stato annunciato dal Sindaco di Corridonia.

La Giunta della Regione Marche è sola. A parte il fatto che  martedì prima del voto ha incontrato il comitato degli imprenditori interessati agli affari sulle energie che chiamano pulite.
Una Giunta che sta andando incontro alla sentenza della Corte Costituzionale fissata per il 27 febbraio 2013, la quale si pronuncerà sulla legittimità della legge regionale 3/2012, rimanendo sorda alle motivate ragioni del territorio. I Comitati in Rete non rimarranno con le mani in mano fino a quella data. Faranno ricorso alla Corte di Giustizia Europea, chiederanno il risarcimento danni al patrimonio e alla salute per indurre la regione a rinunciare al piano energetico pericoloso per l'ambiente ed i cittadini, responsabilizzeranno tutte le istituzioni competenti al rispetto dei diritti garantiti dalla Costituzione: Tutela del paesaggio, Diritto alla salute, Diritto alla proprietà e Diritto di impresa.

Comitati, associazioni ed istituzioni contro chi Spacca il territorio.
Perché siamo cittadini e non sudditi.

Il comitato

Ai link seguenti l'intera registrazione della giornata del 20 ottobre. Cominciate dall'ultimo: l'ingresso dei Comitati.

http://youtu.be/aPZYOgiWpBc
http://youtu.be/ClTGAmbSFxw
http://youtu.be/9wzpEkBg38M
http://youtu.be/7J3nRW0ORAM
http://youtu.be/pmHi9IJ2Q_w
http://youtu.be/M2ojfTRkwXA

18 ottobre 2012 Il Consiglio Regionale del 16 ottobre - noterelle a margine

Il Consiglio Regionale del 16 ottobre è stato teatro di siparietti e scenette che, in un teatro dopolavoristico, sarebbero stati oggetto di sana ilarita', ma che nel consesso di un corpo legislativo, seppur di livello regionale, danno il segno della profonda crisi politica, morale e comportamentale di un pezzetto di quella classe dirigente che sta portando il Paese verso baratri profondi.

Tralasciamo il vice presidente Petrini che freudianamente proclama : "La Regione deve difendere gli interessi degli Speculatori", il Giancarli, secondo il quale con questa legge (la misera legge "truffa" sulla delega alla Giunta per varare le zone idonee per il biogas-biomasse") le Marche si porrebbero all'avanguardia della normativa nazionale (lui fino a ieri dormiva od era in gita sulla luna evidentemente),tralasciamo il parere dell'avvocatura regionale rilasciato in 5 minuti ed in forma orale, ma preso immediatamente per valido, tralasciamo il Mirco Ricci che solennemente ritira a nome del gruppo PD, gli emendamenti presentati ...... da Comi, tralasciamo le facezie di Perazzoli e della Giannini, tre episodi vogliamo sottolinearli con i loro protagonisti.

1- Il maggiordomo Sollazzi.

Prima del Consiglio, la Presidenza consiliare è usa riunire i capigruppo. Ebbene sul finire della riunione il Sollazzi, nel ruolo per lui non insolito di maggiordomo-cerimoniere, introduceva in sala riunione una nutrita rappresentenza di quegli im-prenditori che, coraggiosamente, investono dai 10.000 ai 20.000 per ricevere fino 15. milioni di Euro prelevati dalle nostre tasche. Lascio ai presenti riferire l'arguzia e la complessita' delle argomentazioni ascoltate.

2- Il "sequestro" Comi.

Alla fine del dibattito consiliare, la maggioranza chiedeva la sospensione della seduta.
Dall'aula uscivano i consiglieri regionali, tra questi Comi (che per inciso aveva presentato una proposta di legge, sotto forma di emendamento, per la sospensioni delle autorizzazioni rilasciate). Al rientro in aula dei consiglieri di maggioranza spiccava l'assenza del pur "minuscolo" Comi. Nel prendere la parola per le dichiarazioni di voto, il consigliere Carloni, minoranza, proponeva un comitato di liberazione per il dissequestro del tolentinate. Ilarita' e curiosita' da parte del pubblico e subito la domanda, cosa era successo a Comi ? Pare, notizie riferite, che lo stesso Sansone- Spacca avesse bloccato il Comi per redarguirlo severamente e.............. Sara' Comi a parlare di se stesso, noi sottoliniamo che è finita 19 a 19 !

3) i fischi - fiaschi di Spacca.

Nell'intervento di Sansone Spacca spiccano molte mezze verita', qualche valutazione del tutto infondata una perla degna della serie fischi per fiaschi. Con serieta' il fabrianese citava, a proprio favore, una sentenza della Corte Costituzionale che cassava una legge regionale del 2010 che poneva limiti quantitativi all'uso di biomasse per produzione di energia elettrica. Spacca ometteva di dire che quella legge, che noi chiamiamo "la farsa Schieppe", limitava a 5 mega termici l'uso di biomasse per potere dire, in piena campagna elettorale, che la Regione Marche aveva risolto la questione Schieppe (dove i megawatt termici richiesti ed autorizzati da Libero Principi, all'epoca capoufficio dell'allora vice-presidente Spacca erano 70). Difatti apparvero a<rticoli e manifesti della Regione titolati : Le Marche chiudono il caso Schieppe. I comitati risposero con un manifesto con la foto del pacioso presidente e sotto un grosso sottotitolo "spacca sei un bugiardo". La legge sarebbe stata dichiarata incostituzionale ed il caso Schieppe non sarebbe stato risolto, ma solo rinviato a dopo le elezioni.
Dovremmo ripeterci, vista l'impenitenza del soggetto, ma a che pro ?

C'è una morale. Potrebbbe essere questa, se non mi sbaglio.Il consiglio Regionale del 16 ha dimostrato, anche negli episodi cosiddetti marginali la saggezza di Upton Sinclair quando scriveva : " non affannatevi a spiegare le vostre ragioni a coloro il cui stipendio dipende dal fatto che non devono ascoltarvi"

Adriano Mei


Ricordo a tutti il primo appuntamento per organizzare la nostra reazione :
SABATO 20 OTTOBRE- ANCONA- FIERA DELLA PESCA- ORE 9,45
per chi volesse conoscere temi, programmi e promotori dell'evento andare su

www.comitatinrete.it

12 ottobre 2012

Care cittadine e cari cittadini,

la mobilitazione dei tanti comitati nati in difesa dei nostri diritti sta facendo tentennare l'ente che ha creato questi problemi: la Regione Marche.
Spinti dalla voce di tanti di noi, il Consiglio Regionale ha fatto un passo indietro ridiscutendo la legge 3/2012 che insieme ad altri provvedimenti ci ha regalato una delle miriadi di centrali sotto casa. Ed anche martedì scorso il Consiglio manifestava delle spaccature interne che hanno condotto al rinvio del voto.

I nostri timori sulle conseguenze che queste centrali a biogas provocheranno all'ambiente, al patrimonio e alla salute come dimostra il contributo del dott. Vantaggi, non possono più essere rinviati.

Il 20 ottobre alle 9:45 presso la Fiera della Pesca di Ancona si terrà l’incontro manifestazione: GIU' LE MANI DALLE MARCHE.
Promossa dal Manifesto di Chiaravalle - Comitati in Rete vedrà confluire cittadini, comitati, associazioni ed istituzioni dell’intera regione per rivendicare la priorità giuridica della nostra costituzione e sviluppare gli strumenti che potremmo usare per far rispettare i nostri diritti:
Art 9 - Tutela del paesaggio,
Art 32 - Diritto alla salute,
Art 42 - Diritto alla proprietà,
Art. 41 - Diritto di impresa.

Perche siamo CITTADINI e non sudditi, riprendiamoci la democrazia rotta da chi specula sulla nostra salute partecipando all'evento.

12 ottobre 2012

Gentile redazione,

particolarmente partecipata ed affollata l’assemblea pubblica tenutasi ieri sera a Corridonia al teatro Lanzi.
E’ stata l’occasione per l’ormai consolidato comitato di difesa del territorio di presentare le ragioni e la fondatezza dei timori per la SALUTE e per il diritto all’integrità delle PROPRIETA' minate dalla costruzione della centrale biogas a Scarrocciano di Corridonia.

A delineare i contenuti di una scellerata politica regionale di approvazione delle centrali biogas e biomassa, senza la Valutazione di Impatto Ambientale e con tutti i rischi di inquinamento delle falde acquifere, dell’aria per via del particolato che si diffonde nel l’ambiente, i rumori e soprattutto l’inquinamento irreversibile del suolo con lo SPARGIMENTO DEL DIGESTATO SUI CAMPI è stata l’esposizione dell’avvocato Bommarito. Il sig. Adriano Mei, coordinatore dei Comitati in Rete, ha invece illustrato il percorso della perversa legge regionale 3/2012, gli antefatti, le future nefaste conseguenze per i cittadini e la vivibilità dell’ambiente che comporteranno queste centrali.

L’incontro partecipato anche dai Consiglieri Regionali Massi e Marangoni, dai sindaci di Corridonia, Morrovalle, Monte San Giusto e dai tanti cittadini presenti ha messo in particolare evidenza l’urgenza di cambiare la legge con effetti retroattivi per non devastare questo come altri territori. Luoghi consegnati a noi dalle generazioni passate integri nei suoi valori naturali di vivibilità che invece oggi stanno compromettendo il futuro delle prossime generazioni.

Ora l’impegno continua con un rapporto più intenso con le istituzioni locali al fine di superare positivamente questo momento critico. Al Consiglio Regionale che dovrà legiferare in materia diciamo ad alta voce che siamo armati dai nostri DIRITTI e continueremo fino a quando non saranno rispettati.


Il prossimo appuntamento è sabato 20 ottobre ad Ancona alla Fiera della Pesca alle 9:45 per l'incontro-manifestazione “GIU' LE MANI DALLE MARCHE”. Cittadini, comitati, esperti ed istituzioni locali si stanno organizzando per la TUTELA del PAESAGGIO, il DIRITTO alla SALUTE, il DIRITTO alla PROPRIETA' ed il DIRITTO all'IMPRESA.
Perché siamo CITTADINI e non sudditi!!!

9 ottobre 2012

Gentile redazione,

il Consiglio Regionale ha votato oggi, per il secondo martedì consecutivo, il rinvio sulla proposta di legge che deve superare gli errori commessi con la legge 3/2012.
Segnale lampante che l'intero consiglio, il quale votò quella legge, si sta frammentando davanti alle ragioni in più sedi motivate dai comitati di cittadini in mobilitazione da mesi.
Potremmo perdonare l'errore, umano, ma ricordiamo che perseverare è diabolico!
Ai sedici favorevoli al rinvio, ai quindici contrari ed ai tre astenuti ribadiamo quindi i nostri punti irrinunciabili:

1) Modifica ed integrazione della L.R. Marche nr. 3/2012, nelle parti palesemente incostituzionali e contrarie alle normative comunitarie;
2) Sospensione, in autotutela, di tutte le autorizzazioni rilasciate senza preventiva V.I.A. o verifica di V.I.A. in applicazione delle soglie previste dalla predetta L.R. Marche 3/2012;
3) Obbligo, anche per i burocrati dell’Ufficio Ambiente della Regione Marche, di applicare i diritti inalienabili sanciti dalla nostra Costituzione:
a) Art 32 – Diritto alla salute
b) Art 42 – Diritto alla proprietà
c) Art. 41 – Diritto all’impresa
d) Art 9 – Tutela del paesaggio


Invitiamo quindi anche i Consiglieri della Regione Marche all' INCONTRO PUBBLICO al CINETEATRO LANZI CORRIDONIA mercoledì 10 ottobre 2012 ore 21:15. Si parlerà del"LA CENTRALE A BIOGAS a SARROCIANO (CORRIDONIA). Gli effetti sulla salute, l’ambiente ed i danni al patrimonio.

La Regione Marche disattende il dovere istituzionale e costituzionale di tutelare la salute e calpesta i diritti dei cittadini con la legge 3/2012.
In tutto il territorio regionale è un proliferare di proposte di insediamento e realizzazione di impianti di produzione di energia autorizzati senza alcuna preventiva Valutazione
d’Impatto Ambientale che tutela la cittadinanza e l’ambiente.
TUTELIAMOCI NOI!!! Fermiamo la centrale chiedendo il risarcimento della svalutazione del patrimonio affinchè la Regione garantisca i cittadini e non gli speculatori!


Interverrà Adriano Mei coordinatore dei Comitati in Rete.
Sono invitati i Sindaci di Corridonia, Morrovalle, Monte San Giusto e tutta la popolazione interessata agli effetti provocati dalla centrale a biogas.


Il comitato

7 ottobre 2012 CARO SPACCA E' PROPRIO VERO E' SOLO QUESTIONE DI SOLDI

Il Presidente Spacca, venerdì 5 ottobre a Fabriano ha letteralmente perso quel poco di self-control che gli rimaneva. (video)
Di fronte alla domande pungenti ma corrette di elettori marchigiani che gli rimproveravano la sua dissennata politica energetica tutta favorevole agli im-prenditori delle energie "rinnovabili", il Presidente prima si innervosiva e poi quando, dalla platea una cittadina con il classico gesto delle due dita strofinate tra loro esprimeva che è solo una questione di soldi, tanti soldi.
Il Giammario perdeva letteralmente la testa e prima esplodeva in epiteti irripetibili, poi gridava a pieni polmoni "le centrali a biogas ve le tenete".

E' stata una esemplare lezione di civismo, di capacita' di ascolto e di aplomb britannico.

Noi vogliamo ribadire qui : E' VERO E' SOLO QUESTIONI DI SOLDI. Tanti una montagna. Forse i nostri calcoli non sono del tutto esatti, ma stimiano circa 600 milioni di incentivi pubblici per il biogas, 1800 milioni per il maxi-eolico (tanto caro alla famiglia Merloni), 1000 per lo stoccaggio, 500 per il maxi-elettrodotto, se ci mettiamo anche maxi-gasdotto, rigassificatori ed impianti minori siamo ad una cifra di oltre 6 miliardi di Euro di soldi pubblici elargiti ai soliti noti e presi dalle nostre tasche.

Tutto cio' quando, dati ufficiali di Terna, il consumo di energia elettrica, nell'ultimo anno, è diminuito del 9% (nove per cento).

TANTI SOLDI, TROPPI SOLDI !

Ma forse il Giammario ha inteso che la cittadina alludeva ad eventuali episodi di corruzione e quindi la sua ira derivava da ciò.

Vogliamo rassicurare il Presidente, anche perche' la cittadina è una di noi, che non siamo soliti accusare senza prove.

Certo che, nel paese piu' corrotto d'Europa, pensare che non vi sia marcio alcuno ad Ancona forse è peccare di ingenuità.

Contiamo che il Consiglio Regionale di martedi' 9 sappia dimostrare di essere degno dei cittadini marchigiani, in difetto sappia, il Giammario, che noi non molleremo mai e gli impianti non si faranno perché (Federico di Prussia) CI SARA' PURE UN GIUDICE A BERLINO.

Se il Consiglio Regionale vorrà seguire il Giammario nei suoi sfoghi d'ira, daremo una risposta a tutto campo fin dal 20 ottobre, ad Ancona-Fiera della Pesca, perchè

SIAMO CITTADINI, NON SUDDITI

COMITATO NOBIOGAS MATELICA
COMITATO PETRIOLO PER IL TERRITORIO
COMITATO SALUTE E CONSERVAZIONE PER IL TERRITORIO CORRIDONIA
COMITATO TUTELA AMBIENTE SASSOFERRATO

6 ottobre 2012

Car* cittadin*,

la Regione Marche si appresta martedì 9 ottobre a modificare la legge 3/2012. Il cavallo di Troia creato ad arte dall'Amministrazione Regionale per scardinare i diritti alla nostra salute ed alla preservazione dell'ambiente che ha permesso l'autorizzazione della centrale a Sarrocciano. In un bell'articolo l'avvocato Bommarito ricorda che il Consiglio Regionale può legiferare in maniera retroattiva e non può nascondersi dietro a tante scuse. Invitiamo pertanto a coloro che conoscono direttamente e indirettamente un consigliere regionale, oppure coloro che hanno voglia di chiamare uno di loro di votare a favore dei cittadini.

La posizioone dei politici regionali si stanno sfaldando. Le nostre sono invece chiare. Le grandi centrali a biogas sono dannose per la collettività e vantaggiose soltanto per pochi. Come spiega anche il documentario di Report.

Ribadiremo le nostre ragioni all'INCONTRO PUBBLICO al CINETEATRO LANZI CORRIDONIA mercoledì 10 ottobre 2012 ore 21:15.
Si parlerà del"LA CENTRALE A BIOGAS a SARROCIANO (CORRIDONIA).  Gli effetti sulla salute, l’ambiente ed i danni al patrimonio.

La Regione Marche disattende il dovere istituzionale e costituzionale di tutelare la salute e calpesta i diritti dei cittadini con la legge 3/2012.
In tutto il territorio regionale è un proliferare di proposte di insediamento e realizzazione di impianti di produzione di energia autorizzati senza alcuna preventiva Valutazione
d’Impatto Ambientale che tutela la cittadinanza e l’ambiente.

TUTELIAMOCI NOI!!! Fermiamo la centrale chiedendo il risarcimento della svalutazione del patrimonio affinchè la Regione garantisca i cittadini e non gli speculatori!

Interverrà Adriano Mei coordinatore dei Comitati in Rete.
Sono invitati i Sindaci di Corridonia, Morrovalle, Monte San Giusto e tutta la popolazione interessata agli effetti provocati dalla centrale a biogas.


Il comitato

4 ottobre 2012 Comunicato dei Comitati in Rete rivolto ai Consiglieri della Regione Marche

Abbiamo assistito martedì 2 ottobre alla seduta del Consiglio Regionale delle Marche. In una atmosfera surreale, la meta’ dei consiglieri è intervenuta per declamare la virtuosita’ della Regione Marche di fronte agli scandali che squassano altre Regioni e che hanno portato allo scioglimento dei consigli di Lazio e Sicilia.

Il tempo trascorso in quello che a tratti è sembrato un rito autoconsolatorio, ha impedito di discutere sulla questione che doveva essere al centro della seduta : la modifica della Legge Regionale 3/2012 e la sospensione degli effetti delle autorizzazioni rilasciate per gli impianti a biogas.

Non possiamo condividere il rinvio, anche se comprendiamo l’imbarazzo e la necessita’ di capire meglio la questioni e la loro portata. Ricapitoliamo brevemente. Il Consiglio Regionale, in data 26/3/2012vota la Legge sulla “Disciplina della valutazione di impatto ambientale (VIA)”, in modifica della precedente legge regionale 7/2004.
Il 25/5/2012 il Governo, su pronuncia dell’Avvocatura di Stato, eccepisce alla Corte Costituzionale la Legge 3 per evidenti profili di  illegittimita’ costituzionale e di infrazione delle normative europee. Fatto inusuale, nell’impugnativa il Governo cita una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che cassa provvedimenti autorizzati con procedura del tutto identica a quella prevista dalla legge 3. Motivi : MANCATO RISPETTO DELLA DIRETTIVA E DELLA FINALITA’ DELLA VIA (PROTEZIONE DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE) IN PUNTO ALLA VERIFICA DEGLI IMPATTI CUMULATIVI DEI PROGETTI, DELLA LOCALIZZAZIONE DEGLI STESSI.

Il Governo sembra dirvi : “Dove vi credete di andare, vedete questa sentenza ! ” Sulla base delle procedure fissate dalla Legge 3/2012, in pochi mesi vengono autorizzati decine di impianti invadenti, inquinanti e fonte di spreco di denaro e risorse pubbliche.
La Regione Marche è sola, contro i cittadini con i loro comitati, ma sempre piu’ numerosi i Sindaci, le Associazioni professionali, emblematica la posizione di Coldiretti, il Governo, in prospettiva la Corte di Giustizia Europea.

Gli impianti non si faranno mai, ma nel frattempo le spese dirette ed indirette, della vertenza saranno a carico di tutti i cittadini  marchigiani.
Ecco perche’ chiediamo che il corpo legislativo delle Marche con un atto di buon senso e di capacita’ :
1) sospenda in autotutela gli effetti delle autorizzazioni rilasciate fino al pronunciamento della Corte Costituzionale, DANDO FACOLTA’ ALLE IMPRESE PROPONENTI DI SOTTOPORRE I PROGETTI A VERIFICA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
2) modifichi la legge 3, ponendo al centro la tutela dei diritti di tutti i cittadini,
3) obblighi i funzionari della Regione ad agire in base al diritto sancito dai principi di precauzione e concertazione.

Il 20 ottobre, alla Fiera della Pesca di Ancona, verificheremo il vostro operato e capirete che non siamo disposti a mollare, nel frattempo vi ricordiamo la saggezza del detto latino : ERRARE E’ UMANO, PERSEVERARE E’ DIABOLICO.

Cogliamo l’occasione di ringraziare i Consiglieri: Cardogna, Carloni, Elisabetta Foschi, Paola Giorgi, Marangoni, Massi, Pieroni e Zinni che ci hanno permesso di presentare le nostre istanze al Consiglio del 2 ottobre. Ringraziamo altresi’ i Consiglieri Badiali, Comi e Traversini che, insieme ai sopramenzionati, firmarono la nostra proposta di legge il 18 Settembre. Invitiamo tutto il corpo legislativo a recepire le giuste istanze dei cittadini, dei Comuni, delle Associazioni.

CITTADINI NON SUDDITI
Adriano Mei
segreteria@comitatinrete.it
Manifesto di Chiaravalle
http://www.comitatinrete.it/wordpress/ai-consiglieri-regionali-chiediamo-coraggio-e-competenza.html

3 ottobre 2012

Gentile redazione,

continuano gli incontri del comitato "Salute e conservazione del territorio per Corridonia" che martedì 2 ottobre si è riunito alla sala dei servizi sociali di Corridonia.
Un comitato che sta allargando le adesioni dei cittadini, sempre più consapevoli della fine della delega ai politici regionali della tutela della propria salute e del proprio patrimonio. I diritti di tutti ne si mediano ne si mercanteggiano con gli interessi di pochi.

La costante presenza dei cittadini che ha animato e getta le basi per la protesta strutturata del comitato è stata accompagnata dalla presenza dell'Amministrazione Comunale e della minoranza del Consiglio Comunale. L'unione della società civile e dell'istituzione locale che si auspica deve diventare l'avvio di un percorso di lotta che sancisca in maniera forte e chiara i principi fondativi del nostro viver comune.
Una lotta cosciente e programmata che il comitato ha intenzione di portare fino in fondo. Non si illudano i consiglieri regionali di stancarci con il rinvio di ieri 2 ottobre durante la discussione di modifica della legge 3/2012. O con il probabile e triste delega alla giunta che verrà per valutere in altri 40 giorni il da farsi sulle centrali autorizzate. Il tempo dei sotterfugi è terminato.

La salute, la tutela dell'ambiente e del patrimonio vengono prima di tutto. Lo ribadiremo nel grande incontro pubblico della prossima settimana a Corridonia. Saranno invitati i cittadini di Trodica di Morrovalle e Villa San Filippo di Monte San Giusto che insieme a noi subiranno i problemi della centrale a biogas di Sarocciano. Lo faremo sabato 20 ottobre alla convenzione dei Comitati in Rete e delle amministrazioni comunali soggette alla scellerata politica energetica regionale.

Partecipiamo e facciamo partecipare. Non lasciamoci avvelenare.

29 settembre 2012

Car* cittadini*,

nella serata di ieri 28 settembre si è svolto il terzo incontro pubblico organizzato dal comitato "Salute e conservazione del territorio per Corridonia" all'hotel San Crispino a Trodica di Morrovalle. Il terzo appuntamento nell'arco di un mese in cui si è parlato della centrale a biogas di Sarrocciano, l'eco-mostro che sta velocemente spuntando nella oramai sempre meno verde valle del Chiente.

La centrale a biogas pone una molteplicità di problemi trascurati dall'arroganza del legislatore regionale che ha eliminato la Procedura d'Impatto Ambientale per tali impianti. "Uno dei problemi ancora non completamente risolti, soprattutto per i piccoli impianti tipo quelli da 0,999 kW, è la produzione dell’idrogeno solforato H2S. L’evidenza scientifica vagliata, porta alla conclusione che anche livelli di H2S al di sotto delle norme stabilite per legge hanno gravissime potenzialità nocive per la popolazione" sostiene il Dott. G. Vantaggi dell'ISDE, associazione medici per l’ambiente.
I problemi poi, con queste grandi centrali a biogas, si scaldano come turbine e bruciano i patrimoni delle famiglie e degli imprenditori che subiranno una forte svalutazione degli immobili duramente sudati. Ma in regione tutto tace, mentre la giunta Spacca si preoccupa principalmente della perdita degli investimenti di chi sta speculando sul biogas.

Alla cittadinanza di Corridonia, Morrovalle e Monte San Giusto chi ci pensa invece?
Ci penseremo noi!!! Fermiamo questa centrale oppure la Regione ed i politici responsabili dovranno pagare tutti danni che essa provocherà!

Martedì 2 ottobre ore 21:15 presso l'aula adiacente alla Croce Verde di Corridonia il comitato si costuirà formalmente e verranno discusse le prossime azioni.

Partecipiamo e facciamo partecipare. Non lasciamoci avvelenare!

Il comitato

27 settembre 2012

Care cittadine e cari cittadini,

il comitato nato per contrastare l'impianto a biogas di speculazione a Sarrocciano manda questa prima mail per condividere con tutte e tutti alcuni documenti ed informazioni raccolte in queste settimane di attività.
Nei file allegati troverete il progetto della centrale, il decreto di autorizzazione da parte della Regione, il verbale della conferenza dei servizi e gli atti del ricorso da parte del Comune di Corridonia. Non per secondi per ordine d'importanza potete leggere l'ultimo comunicato dei Comitati in Rete e la proposta di legge da loro avanzata. Il documento "Biogas e salute", infine, tratta i rischi che la nostra salute incorrerà una volta che l'impianto sarà, insieme a tutti gli altri approvati, funzionante.

Potremmo approfondire questi temi tramite etere, è attivo anche un gruppo facebook, ma sopratutto incontrandoci al prossimo appuntamento di venerdì 28 settembre 2012 all'Hotel San Crispino ore 21:15.
I danni paesaggistici, ambientali, e della salute della centrale riguardano anche Trodica e Villa San Filippo vista la vicinanza dell'impianto agli altri comuni.  In allegato c'è il volantino.

Completando la mail comunichiamo la risposta di ieri del Sindaco Calvigioni all'interrogazione promossa dalla minoranza in consiglio comunale, riassumendo le iniziative che il Comune adotterà per arginare l'avanzamento dei lavori. Chiederà il parere sulla centrale all'Asur e all'Arpam, parere favorevole non necessario, come per altro quello del Comune, per via della legge regionale 3/2012 votata all'unanimità ma rinviata alla Corte Costituzionale dal Governo per manifesta incostituzionalità. Il Sindaco farà ricorso al Consiglio di stato per sospendere l'autorizzazione e, qualore il ricorso fosse rigettato, chiederà alla regione di riaprire la conferenza dei servizi anche per ottenere le ricompensazioni negate.

La Regione Marche ha deciso che la centrale si debba fare senza consultare chi la dovrà poi respirare. I padroni del biogas hanno deciso di speculare sulla nostra pelle. Noi non siamo dello stesso avviso. Facciamo in modo da creare un percoso che unisca i diritti dei cittadini con le azioni della Giunta e del Consiglio comunali per fermare la centrale a biogas.

A volte anche tanti pesci mangiano i pesci grandi.
Partecipiamo e facciamo partecipare. Non lasciamoci avvelenare.

25 settembre 2012

Il comitato "Salute e conservazione del territorio per Corridonia" apprende stamane dalla radio Regionale il parere negativo dell'Avvocatura Regionale, in merito ad un provvedimento del Consiglio per una sospensione dei lavori per i 15  impianti a biogas e biomasse. La valutazione dell'avvocatura riguarda le centrali attualmente in fase di esecuzione dei lavori nelle diverse provincie marchigiane e le possibili richieste risarcitorie a carico della REGIONE che potrebbero derivare a seguito di tale decisione Legislativa di Sospensione Consigliare. Una tutela dell'interesse pubblico prevalente all'interesse privato e quindi non impugnabile.
 Tale provvedimento di sospensione così come richiesto dai Comitati, oltre ad attivare precauzionalmente un principio sancito anche dalla Costituzione a tutela della salute pubblica, attiverebbe tutta una serie di controlli e verifiche anche per danni Erariali, specie per quelle riferite allo status di AZIENDA AGRICOLA che per alcuni progetti risultano addirittura INATTIVE, oltre al danno patrimoniale di risarcimento che potranno richiedere tutti i soggetti Cittadini e Associazioni, sia in forma privata che con azioni collettive, che stanno subendo un danno dalla realizzazione di tali Impianti.
Pensiamo che l'avvocatura Regionale, avrebbe dovuto considerare soprattutto questa ultima ipotesi.

Nel frattempo mercoledì 26 settembre alle 21:15 presso la Sala Consigliare del Comune di Corridonia, si riunirà il Consiglio Comunale per discutere un ordine del giorno proposto dall'opposizione consiliare in merito alle Problematiche relative al costruendo impianto a Biogas in Località Sarrocciano che stà creando preoccupazione e sconcerto nella popolazione.
Conoscendo la completa contrarietà del Sindaco Calvigioni alla realizzazione dell'Impianto di Sarrocciano, auspichiamo che lo stesso Sindaco combattivo, insieme agli altri Sindaci di Loro Piceno, Petriolo, Potenza Picena, ecc e con il sostegno unanime di tutto il Consiglio Comunale possa arrivare a proporre per ultimo anche la remissione del mandato al Presidente Regionale SPACCA!

Ora in avanti tutto può essere ancora possibile! La Cittadinanza è invitata a partecipare.

Il comitato

22 settembre 2012

Nella serata di venerdì 14 settembre 2012 il costituente comitato di cittadini “Salute e conservazione del territorio per Corridonia” ha organizzato la seconda assemblea pubblica all'hotel Grassetti per parlare del tema che sta scaldando la politica marchigiana: le centrali a biogas e la salute.

L'iniziativa, nata dal basso per informare la cittadinanza dei rischi legati alla salute ed il funzionamento della centrale a biogas in costruzione in località Sarrocciano di Corridonia, ha visto la partecipazione di M. Gianangeli del “Comitato per la Tutela della Salute e dell'Ambiente della Vallesina”. Un cittadino che insieme ai tanti comitati che sono nati nelle Marche in questi anni sta facendo valere i propri diritti alla tutela della salute, alla conservazione del paesaggio e al rispetto dei principi democratici.

Proprio di democrazia si deve parlare quando la politica e l'amministrazione regionale piegano le ragioni dei cittadini arroccandosi dietro la legge regionale 3/2012. Legge che perfino il Governo ha eccepito alla Consulta per palese incostituzionalità.
Di processo democratico ha parlato anche l'amministrazione comunale di Corridonia con l'intervento del sindaco N. Calvigioni, che ha ribadito la contrarietà al progetto della centrale posizionata in una zona a vocazione agricola, vicino alla storica grancia benedettina di Sarrociano e situata nel varco fluviale.
Hanno manifestato contrarietà al progetto anche i consiglieri dell'opposizione E. Salvucci e A. Rita a sostegno della cittadinanza. Infine, non pochi discussioni ha acceso l'intervento del consigliere regionale in forza al PDL F. Massi.

I cittadini hanno chiesto e chiederanno il rispetto dei diritti che ci spettano. Lo faremo oggi 22 settembre alle 17:00 al Teatro delle Muse ad Ancona con la manifestazione dei comitati regionali che presenteranno un propria memoria all'avvocatura della regione, faranno una esposto alla Corte dei Conti ed azioni legali contro le società agricole che costruiscono le centrali. Lo faremo mercoledì 26 settembre al Consiglio comunale di Corridonia alle 21:00 dove i gruppi consiliari “Corridonia città virtuosa” e “Lista civica” hanno promosso un'interrogazione sulla centrale a biogas di Sarrocciano.

Partecipiamo e facciamo partecipare. Non lasciamoci avvelenare.

Il comitato

sabato 5 gennaio 2013

Il comitato e la centrale a biogas


In località Sarrocciano di Corridonia (MC), vicino al fiume Chienti, è in costruzione una centrale a biogas. Non conoscendo il tema ma intuendo l'odore, si è formato a settembre 2012 un gruppo spontaneo di cittadini che ha dato vita al comitato “Salute e conservazione del territorio per Corridonia” per approfondire la questione.

Realizzare biometano in purezza tramite delle piccole centrali che immettono il gas nella rete è ecologico, economico ed, energeticamente parlando, virtuoso quando si utilizzano gli scarti delle aziende zootecniche e agricole. Il gas così viene generato dalla fermentazione della biomassa (deiezioni di animali, scarti potature, ecc.) e la biomassa prodotta dalle attività aziendali viene trasformata in energia funzionale all'azienda stessa.

La grande centrale a biogas di Sarrocciano, invece, importa principalmente derrate alimentari e brucia il gas fermentato in un motore a pistoni. Ecosostenibilità sostituita da ecobusiness.
La biomassa, infatti, sarà costituita principalmente da mais, triticale e sorgo. Almeno 300 ettari saranno destinati al funzionamento della centrale da 999 kw. Con campi coltivati senza produrre alimenti e cibo destinato a marcire. 
Oltre alla questione etica, che condanna quest'impianto, viene quella sulla sua salubrità. La combustione del biogas emette sostanze dannose come furani, Ipa, Formaldeide, polveri sottili ed idrogeno solforato. E come se non bastasse, il digestato, la biomassa solida che rimane dalla fermentazione, verrà sparso nei campi con la sua carica di microbatteri pericolosi per l'ambiente, l'uomo e che possono compromettere le falde acquifere.
Danni pubblici ed interessi privati. L'unico motivo, infatti, che fa reggere questa “affare” è l'incentivo, pagato con le nostre bollette, di 0,28 euro per kilowatt ora per l'energia elettrica prodotta. Che fanno 6713 euro giornalieri per 15 anni.
Gli interessi economici di grandi gruppi privati hanno spinto la Regione Marche ad oliare le autorizzazioni delle tante centrali a biogas. Andando anche contro le leggi nazionali e comunitarie tanto da far pronunciare il prossimo febbraio la Corte Costituzionale sulla legittimità della legge 3/2012.

Il Comune di Corridonia, privato dei poteri decisionali dalla Regione, ha manifestato il suo parere negativo all'impianto in più sedi e con i ricorsi alla magistratura. Il comitato e tanti cittadini di Morrovalle e Monte San Giusto stanno facendo la loro parte per tutelare il diritto alla salute, alla tutela dell'ambiente, alla proprietà e all'impresa. E' necessario che tutti partecipino alla causa comune firmando l'istanza di autotutela degli immobili. Un azione concreta in cui si chiederà il risarcimento dei danni per intimare la Regione Marche a bloccare la centrale a biogas.

Siamo cittadini, non sudditi.