Care cittadine e cari cittadini,
la sentenza 93/2013 della Corte
Costituzionale ha bocciato la Legge Regionale 3/2012. Autorizzare
le centrali senza una Valutazione d'Impatto Ambientale e senza
considerare il cumulo di essi con gli altri impianti presenti (la
centrale a biogas di Corridonia è sprovvista di VIA ed è vicina
alla centrale a biogas di Morrovalle e l'impianto fotovoltaico di
Sarrocciano) è contro il diritto europeo e la Costituzione Italiana.
Per questi motivi abbiamo chiesto la
sospensione dell'autorizzazione. Autorizzato, infatti, non significa
che tutto sia stato od è regolare.
Non ci fermiamo, ovviamente, a questo.
Stiamo continuando a chiedere all'ente Regionale di inviarci il
progetto definitivo dell'impianto a biogas di Corridonia. Ed alle
ripetute richieste di trasparenza avanzata dai cittadini, la Regione
continua a fare ostruzionismo. Sembra proprio che sia un problema inviarci tal documento.
I problemi per noi sono altri.
L'impianto a biogas di Sarrocciano è entrato in funzione, anche se
in maniera ridotta, e non è stato ancora terminato. Come fa ad
essere sicuro per l'uomo e l'ambiente tutto ciò?
Abbiamo inviato alle autorità
competenti delle foto, ricevute da alcuni cittadini, che rivelano
operazioni di spandimento di liquami a Sarrocciano. Anche questo è
tutto regolare? Possono quei terreni ricevere tonnellate di liquami
provenienti da due centrali a biogas senza inquinare l'ambiente?
Un'altra foto rivela, inoltre, che è
stato costruito un canale di collegamento tra l’interno della
centrale a biogas di Corridonia ed un fosso esterno alla recinzione
dell’impianto. Nella documentazione progettuale
iniziale, però, non si prevede la costruzione di tale canale. Per di
più la Provincia di Macerata, nella procedura di VIA che non è stata conclusa, ha
fatto notare che si dovevano fornire maggiori
spiegazioni riguardo le acque di prima e seconda pioggia in modo
tale da non compromettere le acque superficiali e sotterranee
del territorio.
Risposte che devono ancora arrivare.
Ma
che pretendiamo.
Siamo cittadini, non sudditi.
Il comitato
martedì 28 maggio 2013
venerdì 24 maggio 2013
SPACCA HA PERSO IL CONTROLLO (4) - DONATI E COSTANZI
Che
la macchina burocratica ed amministrativa della Regione Marche sia in
panne lo dimostrano in modo inequivocabile i comunicati firmati
dall'Assessore "virtuale" all'ambiente Sandro Donati e, cosa forse più
grave, dall'Avvocatura regionale diretta da Paolo Costanzi.
Nel
tentativo di sminuire la dura sentenza con cui la Corte Costituzionale
nr. 93/2013 ha rigettato la parte sostanziale della famigerata L.R.
Marche nr. 3/2012, i due si producono in clamorosi autogol e rischiano
di fuorviare ulteriormente l’Assemblea legislativa e i Consiglieri che
ne fanno parte.
SIA CHIARO: LA CORTE, CON CHIAREZZA, HA
CENSURATO LA L.R. MARCHE 3/2012 PERCHE' LA STESSA INFRANGE LE NORMATIVE
EUROPEE IN TEMA DI DIRITTI FONDAMENTALI DEI CITTADINI (INFORMAZIONE E
PARTECIPAZIONE) E DI TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE.
Altro che dettagli !
A questa sonora bocciatura, che coinvolge di fatto l'operato
dell'Avvocatura e dell' Ufficio Ambiente (diretto da Antonio Minetti,
vero assessore all’ambiente dal 2005) dall'emanazione della Direttiva
2011/92/UE ad oggi, non si può porre rimedio con rinfrescatine e pacche
sulle spalle, ma solo con una seria revisione dell'operato complessivo
della macchina amministrativa della Regione Marche.
Ricordiamo
ai tre personaggi citati, come anche a tutti i Consiglieri regionali,
che i COMITATINRETE, avendo individuato da sempre le falle e le
contraddizioni della L.R. 3/2012, avevano proposto - con atteggiamento
responsabile - il blocco degli effetti prodotti dalla legge, ovvero
delle autorizzazioni rilasciate non solo nel biogas, ed un atto di
indirizzo amministrativo finalizzato alla tutela dei diritti dei
cittadini e dei territori.
Costanzi, Minetti e Donati furono fieri avversari di tali proposte.
Il risultato è evidente: danni per cittadini, danni per gli
imprenditori, contenzioso senza soluzione di continuità per la Regione.
Se volesse riguadagnare la stima dei cittadini marchigiani il trio
dovrebbe, umilmente ma con sincerità, chiedere scusa a tutti: ai
cittadini, agli imprenditori, alla stessa Assemblea legislativa della
Regione Marche.
A quest'ultima, ed alla stesso Presidente
Spacca, chiediamo un atto di orgoglio politico e di forte presa di
responsabilità. E' ora di ponderare bene, di chiamare i cittadini a
contribuire alla soluzione dei problemi, di rifuggire da soluzioni
pasticciate (vedasi L.R. Marche nr. 30/2012) e di essere all'altezza
delle responsabilità che gli competono.
Le comunità marchigiane
si aspettano questo: fermare gli effetti delle autorizzazioni
rilasciate, rivedere ed approvare l'atto di indirizzo amministrativo per
il recepimento delle normative europee, riconoscere il prezioso lavoro
svolto dai cittadini e dai loro comitati.
SE COSTANZI E MINETTI NON FOSSERO D'ACCORDO CAMBIATELI!
E per Donati la strada sarà ancora più semplice, basterà la revoca.
E' ora: chi sbaglia paghi! E se la politica non è in grado di
correggere questi errori, è giusto che i politici siano travolti
dall'indignazione popolare.
COMITATINRETE
IMPORTANTE: VERTENZA INQUINAMENTO VAL CHIENTI. DOPO LA FAMIGLIA ANCHE CERTI POLITICI DIVENTANO NERVOSI - BUON SEGNO
Da
sempre siamo abituati, quando i cittadini si organizzano per
promuovere azioni a tutela dei loro diritti, che politici ed
aspiranti politici si pongono in cattedra per criticare quanto
facciamo.
Consideriamo
queste critiche un segno positivo perché certe reazioni stizzite e
malevole dimostrano la giustezza del nostro operato.
I
politici temono i cittadini, quando questi si organizzano e dicono la
loro senza timori ne' sottomissioni.
L'ultimo
caso ci viene dagli attivisti del M5S di Montecosaro che, in un
documento non proprio felice, giungono a paventare "gravi
rischi" per gli aderenti alla nostra iniziativa.
Vorremmo
qui tranquillizzare i neo-politici di Montecosaro e li invitiamo a
rileggere meglio le nostre proposte, nonche' a
documentarsi presso i comitati della nostra rete:
di
Schieppe
(inceneritore), Corinaldo-Mondavio
(turbogas), San
Benedetto
(Stoccaggio gas), Pergola
(cava), Fabriano,
Sassoferrato,
Pergola, Cagli,
Apecchio
(maxi-eolico), del maxi-elettrodotto
( 9 comitati di cui uno composto di inglesi ed americani),Fano
1 e 2, Montefelcino,
Ostra, Petriolo,
Recanati,
Matelica (biogas),
Civitanova
(biomasse), San
Ginesio (cava ed
impianto rifiuti), Sassoferrato
(inceneritore rifiuti industriali) potremmo citare almeno altri 25
casi, solo nelle Marche.
E'
semplice la nostra strada:
1)
richiesta danni in
via extragiudiziale
e pressione sugli Enti pubblici perché facciano pagare i danni ai
responsabili,
2)
costituzione in
parte civile nei
procedimenti in corso tramite l'Unione Nazionale Consumatori,
associazione portatrice di interessi generali,
3)
eventualmente
azione giudiziale per danni,
ma solo se sub 1 e sub 2 non sortiscono gli effetti sperati.
Ovvio
che per la Terza fase gli strumenti di adesione saranno diversi, ma
nessuno vi è impegnato sin d'ora.
Queste
iniziative, nei casi citati, hanno comportato o la vittoria dei
cittadini in via definitiva od il blocco dei procedimenti in corso.
Sarebbe
sufficiente, per gli amici malevoli, informarsi.
Eviterebbero
cosi di usare, in modo ingenuo e dilettantesco, le stesse
argomentazioni prodotte dalle controparti nostre ( "prenditori"
e politici "esperti").
Vogliamo concludere con dei versi di francesco Guccini :
"Ognuno
vada dove vuole,
Ognuno
invecchi come gli pare
Ma
non raccontare a me cos'è la libertà !"
Perché:
Siamo
cittadini non sudditi
Comitati:
Petriolo - Corridonia
– Comitato biomasse S. Maria apparente -Unione
Nazionale Consumatori Marche
DICHIARATA L’ILLEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE DELLA L.R. MARCHE NR. 3/2012
Care cittadine e cari cittadini,
la
CORTE COSTITUZIONALE, con sentenza nr. 93 del 20.05.2013, ha dichiarato
l’illegittimità costituzionale degli allegati A1, A2, B1 e B2 alla
legge della Regione Marche 26 marzo 2012, n. 3 (Disciplina regionale
della valutazione di impatto ambientale – VIA), nel loro complesso,
nella parte in cui, nell’individuare i criteri per identificare i
progetti da sottoporre a VIA regionale o provinciale ed a verifica di
assoggettabilità regionale o provinciale, non prevedono che si debba
tener conto, caso per caso, di tutti i criteri indicati nell’Allegato
III alla direttiva 13 dicembre 2011, n. 2011/92/UE (Direttiva del
Parlamento europeo e del Consiglio concernente la valutazione
dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati -
codificazione), come prescritto dall’articolo 4, paragrafo 3, della
medesima.
Dunque, abbiamo sempre avuto ragione: la L.R. Marche nr. 3/2012
è incostituzionale e l’esclusione dei progetti dalla procedura di
V.I.A. da parte della Regione, ha comportato violazione della normativa
europea.
Di
conseguenza chiediamo la revoca immediata di tutte le autorizzazioni
rilasciate, con riserva di azione di risarcimento dei danni e di adire
la Magistratura contabile per gli aspetti di propria competenza.
COMITAT IN RETE
www.comitatinrete.it
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Mercoledì
22 maggio i comitati di Petriolo e Corridonia si sono incontrati con i
Sindaci di Petriolo, Morrovalle, Monte San Giusto e Montecosaro. Era
stato invitato anche il Sindaco di Corridonia.
Si
è discusso dell'indagine della Provincia di Macerata sugli impianti
fotovoltaici realizzati nel nostro territorio e che risultano in molti
casi non conformi alle autorizzazioni. Ma sopratutto si è parlato delle
possibili cause che hanno provocato la fuoriuscita dei liquami dalle
centrali a biogas di Loro Piceno e Morrovalle.
Alla
richiesta dei cittadini di incontrare la Provincia nelle prossime
settimane per discutere del controllo di tali impianti, i Sindaci hanno
risposto positivamente.
Non dimentichiamo gli sversamenti di liquami avvenuti a marzo. In questa vicenda vogliamo andare fino in fondo perché il rispetto dei nostri diritti è la priorità.
Siamo cittadini, non sudditi.
ps: domenica 26 maggio dalle 9:30 alle 12:00 raccoglieremo le deleghe a Trodica di Morrovalle (zona chiesa nuova).
venerdì 10 maggio 2013
LA FAMIGLIA LAZZARINI SI ARRABBIA? BUON SEGNO!
Care cittadine e cari cittadini,
con un'inserzione a pagamento sul Carlino nazionale di mercoledì 8 Maggio - pag 20 -, gli avvocati Piccinini e Santagata, a nome e per conto della famiglia Lazzarini, esprimono tutto lo "sdegno" di Alessandro ed Antonio Lazzarini per essere, gli stessi, "chiacchierati" negli ultimi tre mesi.
con un'inserzione a pagamento sul Carlino nazionale di mercoledì 8 Maggio - pag 20 -, gli avvocati Piccinini e Santagata, a nome e per conto della famiglia Lazzarini, esprimono tutto lo "sdegno" di Alessandro ed Antonio Lazzarini per essere, gli stessi, "chiacchierati" negli ultimi tre mesi.
Quando
"lor signori" si arrabbiano è un buon segno, vuol dire che stiamo
colpendo nella giusta direzione a tutela dei diritti inalienabili dei
cittadini alla salute, alla proprietà, all'impresa ed al paesaggio.
Sono
decenni che i sigg. Lazzarini, con le loro molteplici attività,
attingono ai fondi pubblici, cioè ai nostri soldi, con iniziative
probabilmente fonte di danni ai diritti dei terzi coinvolti loro
malgrado.
Lo
sversamento di Morrovalle ha fatto registrare un danno reale al
territorio ed ai cittadini. L'ampiezza e la durata dello stesso, saranno
le Istituzioni deputate a definirlo.
Bene
ha operato il Sindaco di Morrovalle che, di fronte al disastro, ha
agito con il buon senso del padre di famiglia (art. 28 della
Costituzione Italiana), in attesa dei risultati degli organi preposti. A
lui, ed agli altri amministratori che hanno giustamente applicato il
principio di precauzione e tutela, va il nostro plauso ed il nostro
appoggio.
Risultati che stiamo analizzando, visto le "curiosità" che emergono alla prima lettura.
Ma
ciò che preoccupa i Lazzarini è altro. E' il fatto che, sia come
comitati che come cittadini, entreremo da protagonisti nei procedimenti
in corso costituendoci parte civile.
Proseguiremo
nel nostro lavoro ed invitiamo i cittadini della vallata del Chienti a
sostenere la richiesta di risarcimento danni nei confronti degli
inquinatori ed a pretendere dagli Enti pubblici, Comuni, Provincia e
Regione, soprattutto quest'ultima, che ESIGANO dagli inquinatori i
risarcimenti dovuti all'erario pubblico.
Per parte nostra non saranno le "diffide" pubbliche o private a farci desistere dalla nostra azione, perché:
SIAMO CITTADINI - NON SIAMO SUDDITI
comitato Petriolo per il territorio
comitato Salute e conservazione del territorio per Corridonia
ps: continuano i banchetti per la
raccolta delle deleghe a Trodica di Morrovalle (zona
chiesa nuova) sabato 11 maggio dalle 16:00 alle 20:00 e domenica 12 maggio dalle 9:00 alle 12:30.
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