Care cittadine e cari cittadini,
venerdì 18 dicembre, alla seconda udienza per il rinvio a giudizio del caso Green Profit, c'è stato lo slittamento al 22 gennaio della decisione per la costituzione parte civile degli enti e delle associazioni.
Soltanto in quell'udienza gli indagati potranno eventualmente accedere ai riti alternativi, non ancora formalizzati.
Attendiamo fiduciosi che giustizia venga finalmente fatta.
sabato 19 dicembre 2015
giovedì 19 novembre 2015
1° udienza per il rinvio a giudizio indagati scandalo "Green profit"
Care cittadine e cari cittadini,
il 17 novembre si è tenuta l'udienza per il rinvio a giudizio degli indagati per lo scandalo "Green profit".
La decisione del Giudice per l'Udienza Preliminare è rimandata al 18 dicembre per alcune questioni procedurali.
Ci rallegriamo che il Comune di Corridonia in primis, quello di Loro Piceno, l'Unione consumatori, la Regione Marche e il G.S.E. si siano costituiti come parti civili. La presenza degli ultimi due soggetti, doverosa, non cancella tuttavia quanto fatto o non fatto da loro in questi ultimi anni.
mercoledì 11 novembre 2015
Richiesto il rinvio a giudizio per i coinvolti nel "Green Profit"
Care cittadine e cari cittadini,
<<gli interessi economici di grandi gruppi privati hanno spinto la Regione Marche ad oliare le autorizzazioni delle tante centrali a biogas. Andando anche contro le leggi nazionali e comunitarie...>> scrivemmo nel caldo autunno del 2012.
Ciò che si capiva, non si poteva dire apertamente. Così in tanti abbiamo cercato, trovato e segnalato le innumerevoli irregolarità che la sporca vicenda del biogas illegittimo manifestava.
Abbiamo, per questo, gioito per l'inizio dell'indagine Green Profit nel 2013 e siamo felici ora che la Procura di Ancona abbia concluso l'indagine e richiesto il rinvio a giudizio per 16 persone, prenditori di soldi pubblici e funzionari dello stato coinvolti nello scandalo “biogas illegittimo Marche”. I reati contestati sono pesanti: abuso d'ufficio, corruzione, truffa, falso ideologico e gestione dei rifiuti non autorizzata.
La volontà politica di una parte del precedente consiglio regionale che creò i presupposti di tale affare non è entrata nell'indagine. Almeno per ora.
Aspettiamo fiduciosi la decisione del Giudice per l'Udienza Preliminare, il prossimo 17 novembre, che dovrà decidere il rinvio a giudizio degli imputati. Auspichiamo che il Comune di Corridonia, le istituzioni e le associazioni ambientaliste titolate a farlo si costituiscano parte civile nel processo.
Cogliamo l'occasione per informarvi delle questioni ancora aperte.
Sul fronte della centrale a biogas di Morrovalle apprendiamo, da un interrogazione di Aria Nuova al Comune, che l'impianto è ancora spento per via del sequestro della Procura di Morrovalle. Per quanto riguarda gli sversamenti di marzo 2013 invece, il piano di bonifica deve essere ancora concluso ed attivato. Riguardo i sei abusi edilizi, che il Comune di Morrovalle rilevò presso la Campomaggio 86, quattro sono stati sanati mentre per gli altri due è stata disposta la demolizione. Cosa che è stata sospesa dal ricorso fatto dalla proprietà.
Sul fronte della centrale a biogas di Corridonia, la Regione non ha ancora emanato la nuova autorizzazione per il funzionamento dell'impianto a biogas di Sarrocciano. Questa è un ulteriore buona notizia.
Di sicuro stanno aspettando, come noi e tanti altri, l'esito dell'udienza fissata dal TAR il prossimo 10 dicembre che deciderà la legittimità dell'assoggettamento positivo a VIA, della successiva VIA positiva ed il suo riesame emanati dalla Provincia di Macerata.
La battaglia sarà ancora lunga ma, insieme al vostro sostegno la porteremo avanti!
<<gli interessi economici di grandi gruppi privati hanno spinto la Regione Marche ad oliare le autorizzazioni delle tante centrali a biogas. Andando anche contro le leggi nazionali e comunitarie...>> scrivemmo nel caldo autunno del 2012.
Ciò che si capiva, non si poteva dire apertamente. Così in tanti abbiamo cercato, trovato e segnalato le innumerevoli irregolarità che la sporca vicenda del biogas illegittimo manifestava.
Abbiamo, per questo, gioito per l'inizio dell'indagine Green Profit nel 2013 e siamo felici ora che la Procura di Ancona abbia concluso l'indagine e richiesto il rinvio a giudizio per 16 persone, prenditori di soldi pubblici e funzionari dello stato coinvolti nello scandalo “biogas illegittimo Marche”. I reati contestati sono pesanti: abuso d'ufficio, corruzione, truffa, falso ideologico e gestione dei rifiuti non autorizzata.
La volontà politica di una parte del precedente consiglio regionale che creò i presupposti di tale affare non è entrata nell'indagine. Almeno per ora.
Aspettiamo fiduciosi la decisione del Giudice per l'Udienza Preliminare, il prossimo 17 novembre, che dovrà decidere il rinvio a giudizio degli imputati. Auspichiamo che il Comune di Corridonia, le istituzioni e le associazioni ambientaliste titolate a farlo si costituiscano parte civile nel processo.
Cogliamo l'occasione per informarvi delle questioni ancora aperte.
Sul fronte della centrale a biogas di Morrovalle apprendiamo, da un interrogazione di Aria Nuova al Comune, che l'impianto è ancora spento per via del sequestro della Procura di Morrovalle. Per quanto riguarda gli sversamenti di marzo 2013 invece, il piano di bonifica deve essere ancora concluso ed attivato. Riguardo i sei abusi edilizi, che il Comune di Morrovalle rilevò presso la Campomaggio 86, quattro sono stati sanati mentre per gli altri due è stata disposta la demolizione. Cosa che è stata sospesa dal ricorso fatto dalla proprietà.
Sul fronte della centrale a biogas di Corridonia, la Regione non ha ancora emanato la nuova autorizzazione per il funzionamento dell'impianto a biogas di Sarrocciano. Questa è un ulteriore buona notizia.
Di sicuro stanno aspettando, come noi e tanti altri, l'esito dell'udienza fissata dal TAR il prossimo 10 dicembre che deciderà la legittimità dell'assoggettamento positivo a VIA, della successiva VIA positiva ed il suo riesame emanati dalla Provincia di Macerata.
La battaglia sarà ancora lunga ma, insieme al vostro sostegno la porteremo avanti!
venerdì 30 ottobre 2015
martedì 22 settembre 2015
Il comitato continua
Il comitato continua la sua opera di monitoraggio della centrale a biogas di Corridonia che, a seguito del sequestro disposto dalla Procura di Macerata l'ottobre di un anno fa, è spenta.
In realtà a qualcuno basta presumere che lo sia, come l'Arpam. Abbiamo chiesto loro prova della chiusura dell'impianto e ci hanno risposto che <<per quanto di nostra conoscenza, l’impianto è in “torcia”, dalla seconda metà dello scorso dicembre e presumibilmente ora spento>>.
Non ci stancheremo mai di chiedere conto alle istituzioni del rispetto dei diritti fondamentali, a partire da quello dell'informazione della cittadinanza.
Non ci stancheremo mai di chiedere conto alle istituzioni del rispetto dei diritti fondamentali, a partire da quello dell'informazione della cittadinanza.
Dal canto nostro condividiamo alcune foto che evidenziano l'assenza di biomassa. Almeno per il momento abbiamo evitato che altre derrate alimentari stessero li a marcire.
Sul fronte autorizzativo, infine, la Regione non ha ancora emanato la nuova autorizzazione per il funzionamento dell'impianto a biogas di Sarrocciano. Questa è una buona notizia.
Di sicuro stanno aspettando, come noi e tanti altri, l'esito dell'udienza fissata dal TAR il prossimo 10 dicembre che deciderà la legittimità dell'assoggettamento positivo a VIA, della successiva VIA positiva ed il suo riesame emanati dalla Provincia di Macerata.
Di sicuro stanno aspettando, come noi e tanti altri, l'esito dell'udienza fissata dal TAR il prossimo 10 dicembre che deciderà la legittimità dell'assoggettamento positivo a VIA, della successiva VIA positiva ed il suo riesame emanati dalla Provincia di Macerata.
La battaglia sarà ancora lunga ma, insieme al sostegno di tante e tanti, abbiamo imparato a durare.
venerdì 29 maggio 2015
Appello al voto: scegliamo chi tutela l'ambiente!!!
Care
cittadine e cari cittadini,
il nostro
gruppo di volontari che diede vita nel settembre del 2012 al
comitato è arrivato ad una tappa importante. Il problema del biogas
illegittimo non è stato risolto ed ora, come cittadini, siamo
chiamati a scegliere i rappresentanti alla Presidenza ed al
Consiglio della Regione Marche.
In
questi anni abbiamo condiviso con gli aderenti e simpatizzanti al
comitato una vertenza giusta, a tutela dell'ambiente, della salute
pubblica, della libera attività economica e della proprietà
privata, nella convinzione che questi diritti siano inderogabili e
condivisibili da tutti. Questi valori si fondano su principi etici,
dove di certo non rientra la speculazione sulle cosiddette
energie rinnovabili che ha visto campi coltivati solo
per alimentare le centrali biogas (il cibo sulle nostre
tavole da dove proverrà in futuro?).
Questi
impianti, intanto hanno causato parecchi danni alla nostra
comunità: sono fuoriusciti liquami nei fiumi, abbiamo assistito
a sversamenti che hanno causato morie di pesci e determinato
la chiusura di alcuni pozzi d'acqua. La magistratura ha
appurato sforamenti di emissioni atmosferiche inquinanti ed ha
disposto il sequestrato delle centrali di Morrovalle,
Corridonia, Loro Piceno e Matelica. Altre invece sono state
sequestrate, sul resto del territorio marchigiano, nell'ambito
dell'inchiesta “green profit”, che comunque vede anche
coinvolte le centrali di Sarrocciano e Fontemurata.
Non
siamo stati spettatori inermi, ma cittadini attivi che, insieme
alle amministrazioni locali, hanno ridato voce e forza al
territorio per battersi e decidere sul il proprio futuro. La nostra
azione, attraverso tanti incontri pubblici e tanti ricorsi vinti,
ha fatto sì che non fossero approvate ulteriori pessime leggi
regionali e che venisse modificato il Decreto Legge 91/2014 che
legittimava la VIA postuma.
Sicuramente
avremmo voluto che, di questo argomento si parlasse di più durante
la campagna,
ma ciò non è avvenuto anche per la sopraggiunta indisponibilità
del mondo dell'informazione.
Questo
ci dice che il tema è ancora caldo e fortemente legato agli esiti
delle prossime elezioni regionali il 31 maggio 2015.
Per
questi motivi facciamo un appello al voto, affinché si scelgano i
candidati che meglio si sono spesi
per risolvere le problematiche create dal biogas illegittimo, e
soprattutto, che abbiano dimostrato di avere progetti seri,
ecocompatibili, a tutela dell'ambiente e dello sviluppo delle
energie rinnovabili.
Segnaliamo
i programmi e gli impegni presi nel confronto ad Ancona del 20
maggio dai candidati presidenti Acquaroli, Maggi
e Mentrasti (da ascoltare nel video).
Ricordiamo
che il candidato presidente Ceriscioli non ha voluto confrontarsi
sui temi sopra citati con i comitati e che è sostenuto dai partiti
che hanno governato in regione fino ad adesso (gli stessi partiti
che sostengono il Governo centrale il quale ha recentemente emesso
un decreto che
varia le soglie d'inquinamento per le centrali a biogas. Ciò che
oggi è dannoso per l'ambiente da domani sarà normale).
sabato 23 maggio 2015
Confronto candidati Presidenza Regione Marche su energia, ambiente, biogas.
Care cittadine e cari cittadini,
Erano presenti Acquaroli Francesco (CENTRODESTRA MARCHE), Maggi Giovanni (MOVIMENTO 5 STELLE), Mentrasti Edoardo (ALTRE MARCHE – SINISTRA UNITA) e Paola Giorgi delegata dal candidato Spacca Gianmario (LE MARCHE FORTI). Assente Ceriscioli Luca (MARCHE UNITE) che non ha ritenuto opportuno inviare neanche un delegato.
La conferenza stampa – confronto con i candidati alla presidenza della Regione, è stata organizzata da cittadini e comitati a tutela dell'ambiente e della salute, della libera attività economica e della proprietà privata.
I numerosi comitati sono sorti per la mancanza di concertazione, di ascolto da parte del governo regionale. A partire dalla Legge Regionale 3/2012, dove sono state escluse dalla Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA) quelle centrali sotto i 1000 kwe, si è voluto andare avanti nonostante l'impugnativa, dinnanzi alla Corte Costituzionale, della stessa legge ed i ricorsi di tanti comitati e Sindaci vicini ai cittadini.
L'entrata in funzione di molte delle centrali autorizzate si è rilevata fortemente impattante per il territorio con sversamenti di liquami, inquinamento delle acque, del suolo e per ultimo dell'aria con lo sforamento dei limiti di COT (carbonio organico totale).
Solo grazie all'inchiesta “Green Profit” è emerso un disegno criminoso che aveva come scopo quello di velocizzare il rilascio delle autorizzazioni, consentendo, ad un ristretto gruppo di imprenditori, di beneficiare illecitamente degli incentivi. Quindici sono le persone indagate più un dirigente e due funzionari della Regione Marche.
Oggi molte centrali, la cui autorizzazione è stata annullata dalla giustizia amministrativa, potranno addirittura ritornare in funzione per effetto della VIA postuma, con un semplice rinnovo dell'autorizzazione.
Le domande rivolte agli interlocutori candidati alla presidenza della Giunta Regione Marche sono state le seguenti:
1) Parlando di energie rinnovabili, come intenderà svilupparLe considerando le peculiarità del territorio marchigiano?
2) Come intende garantire la salute pubblica e la salvaguardia del territorio, rispetto alle problematiche in corso generate dal pesante impatto ambientale delle centrali a biogas/biomasse?
3) Alla luce delle risposte fin ora date, può essere una soluzione la VIA postuma, in alcuni casi già concessa ed oggetto di impugnativa davanti al giudice amministrativo, considerato inoltre che la giurisprudenza nazionale ed europea non la prevede? Come intende risolvere i conflitti di interessi emersi per le centrali a biogas con autorizzazioni annullate e per quelle inquinanti? Viste le fidejussioni inadeguate, che fine faranno queste centrali e chi pagherà lo smantellamento?
I candidati sono stati concordi nell'affermare come sia fondamentale il coinvolgimento dei singoli territori nelle decisioni in materia energetica ed ambientale, cosa che non è stata fatta nel caso biogas ed energie rinnovabili in genere dal governo uscente delle Marche. Ciò è stato evidenziato anche dall'Assessore regionale Giorgi, la quale ha riconosciuto gli errori commessi nel passato. Considerazioni sulla credibilità di tali affermazioni da parte della rappresentante della lista Marche2020 le lasciamo ai cittadini, comitati ed amministrazioni locali che hanno subito sulla loro pelle gli effetti di quella sciagurata politica.
La totale mancanza di confronto del candidato Ceriscioli, assente ingiustificato, ci è sembrata inopportuna ed irriguardosa nei confronti dei comitati e dei cittadini, considerato che molti di loro sono stati sostenitori della maggioranza uscente.
Cittadini e comitati a tutela dell'ambiente
ps: condividiamo i video del confronto con le risposte alle domande citate.
(parte 1) https://www.youtube.com/watch?v=KQiPrUXBiO0&feature=youtu.be
(parte 2) https://www.youtube.com/watch?v=VSUVRuvGIxA&feature=youtu.be
mercoledì 20 maggio ad Ancona presso
la sala ANPI, si è svolta la conferenza stampa - confronto con i
Candidati alla Presidenza della Regione Marche sui temi energia,
ambiente, biogas.
Erano presenti Acquaroli Francesco (CENTRODESTRA MARCHE), Maggi Giovanni (MOVIMENTO 5 STELLE), Mentrasti Edoardo (ALTRE MARCHE – SINISTRA UNITA) e Paola Giorgi delegata dal candidato Spacca Gianmario (LE MARCHE FORTI). Assente Ceriscioli Luca (MARCHE UNITE) che non ha ritenuto opportuno inviare neanche un delegato.
La conferenza stampa – confronto con i candidati alla presidenza della Regione, è stata organizzata da cittadini e comitati a tutela dell'ambiente e della salute, della libera attività economica e della proprietà privata.
I numerosi comitati sono sorti per la mancanza di concertazione, di ascolto da parte del governo regionale. A partire dalla Legge Regionale 3/2012, dove sono state escluse dalla Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA) quelle centrali sotto i 1000 kwe, si è voluto andare avanti nonostante l'impugnativa, dinnanzi alla Corte Costituzionale, della stessa legge ed i ricorsi di tanti comitati e Sindaci vicini ai cittadini.
L'entrata in funzione di molte delle centrali autorizzate si è rilevata fortemente impattante per il territorio con sversamenti di liquami, inquinamento delle acque, del suolo e per ultimo dell'aria con lo sforamento dei limiti di COT (carbonio organico totale).
Solo grazie all'inchiesta “Green Profit” è emerso un disegno criminoso che aveva come scopo quello di velocizzare il rilascio delle autorizzazioni, consentendo, ad un ristretto gruppo di imprenditori, di beneficiare illecitamente degli incentivi. Quindici sono le persone indagate più un dirigente e due funzionari della Regione Marche.
Oggi molte centrali, la cui autorizzazione è stata annullata dalla giustizia amministrativa, potranno addirittura ritornare in funzione per effetto della VIA postuma, con un semplice rinnovo dell'autorizzazione.
Le domande rivolte agli interlocutori candidati alla presidenza della Giunta Regione Marche sono state le seguenti:
1) Parlando di energie rinnovabili, come intenderà svilupparLe considerando le peculiarità del territorio marchigiano?
2) Come intende garantire la salute pubblica e la salvaguardia del territorio, rispetto alle problematiche in corso generate dal pesante impatto ambientale delle centrali a biogas/biomasse?
3) Alla luce delle risposte fin ora date, può essere una soluzione la VIA postuma, in alcuni casi già concessa ed oggetto di impugnativa davanti al giudice amministrativo, considerato inoltre che la giurisprudenza nazionale ed europea non la prevede? Come intende risolvere i conflitti di interessi emersi per le centrali a biogas con autorizzazioni annullate e per quelle inquinanti? Viste le fidejussioni inadeguate, che fine faranno queste centrali e chi pagherà lo smantellamento?
I candidati sono stati concordi nell'affermare come sia fondamentale il coinvolgimento dei singoli territori nelle decisioni in materia energetica ed ambientale, cosa che non è stata fatta nel caso biogas ed energie rinnovabili in genere dal governo uscente delle Marche. Ciò è stato evidenziato anche dall'Assessore regionale Giorgi, la quale ha riconosciuto gli errori commessi nel passato. Considerazioni sulla credibilità di tali affermazioni da parte della rappresentante della lista Marche2020 le lasciamo ai cittadini, comitati ed amministrazioni locali che hanno subito sulla loro pelle gli effetti di quella sciagurata politica.
La totale mancanza di confronto del candidato Ceriscioli, assente ingiustificato, ci è sembrata inopportuna ed irriguardosa nei confronti dei comitati e dei cittadini, considerato che molti di loro sono stati sostenitori della maggioranza uscente.
Acquaroli, Maggi e Mentrasti si sono
detti contrari alla VIA postuma che rischia di condonare le centrali
illegittime, mentre la Giorgi non si è pronunciata sulla legalità
di tale procedura, facendo ricadere ancora una volta la
responsabilità della situazione attuale sul Governo centrale e sulla sentenza della Corte
Costituzionale che ha bocciato la L.R. 3/2012.
Cittadini e comitati a tutela dell'ambiente
ps: condividiamo i video del confronto con le risposte alle domande citate.
(parte 1) https://www.youtube.com/watch?v=KQiPrUXBiO0&feature=youtu.be
(parte 2) https://www.youtube.com/watch?v=VSUVRuvGIxA&feature=youtu.be
venerdì 15 maggio 2015
Conferenza stampa - confronto con i candidati Presidenza Regione Marche
Care cittadine e cari cittadini,
vi informiamo che per mercoledì 20 maggio alle ore 11.00 presso Piazza Roma n°22 ad Ancona (sede A.N.P.I.) è stata indetta una conferenza stampa - confronto con i Candidati alla Presidenza della Regione Marche.
Nell'ottica di mantenere vivo il rapporto con il territorio, il tema della conferenza verterà principalmente sugli aspetti legati alle centrali a biogas, autorizzate in virtù della L. R. 3/2012, nel contesto della futura politica regionale sulle energie rinnovabili nelle Marche. L’argomento ha interessato e continua ad interessare la nostra comunità suscitando ancora numerosi interrogativi.
A partire dalle domande dei cittadini, si intende chiedere ad ogni Candidato di esprimere il proprio orientamento in materia, per il futuro governo della Regione. In particolare si chiederà loro di impegnarsi per una politica condivisa e partecipativa, volta alla tutela della salute, dell'ambiente, al diritto alla libera attività economica ed alla proprietà privata.
Agli interventi saranno garantiti uguali e limitati tempi di risposta per ognuno. Al momento hanno dato conferma Giovanni Maggi (Movimento 5 Stelle), Francesco Acquaroli (Centrodestra Marche), Edoardo Mentrasti (Altre Marche - Sinistra Unita).
Saluti
Cittadini e comitati a tutela dell'ambiente.
mercoledì 22 aprile 2015
Assemblea ordinaria - lunedì 27 aprile 2015
Care cittadine e cari cittadini,
ps: Sabato
25 aprile dalle 16:00 alle 20:00 faremo un banchetto firme per il Test
di Ames alla Festa della Liberazione di Corridonia in Via Procaccini 50.
è
indetta per lunedì 27 aprile 2015, alle ore 21,00, presso la sede del
Moto Club a Trodica di Morrovalle, l'Assemblea Ordinaria degli aderenti
al Comitato per la salute e conservazione del territorio per Corridonia.
La seconda convocazione è prevista il giorno stesso alle 22:00.
Come ricorderete, il Comitato è stato costituito da quasi quattro anni da alcune cittadine e cittadini volenterosi. Da allora si è costantemente impegnato nella salvaguardia dei diritti dei cittadini della vallata del Chienti alla salute, all'ambiente, alla proprietà, minacciati dalle centrali a biogas illegittime costruite sul nostro territorio per fini speculativi.
Grazie al sostegno di tutti Voi, abbiamo ottenuto dei risultati a dir poco inaspettati, che hanno fatto sì che fossimo andati avanti ancor più convinti della bontà delle nostre azioni.
Vi aspettiamo numerosi, per ribadire ancora una volta il nostro messaggio, perché:- siamo cittadini e non sudditi!-
Come ricorderete, il Comitato è stato costituito da quasi quattro anni da alcune cittadine e cittadini volenterosi. Da allora si è costantemente impegnato nella salvaguardia dei diritti dei cittadini della vallata del Chienti alla salute, all'ambiente, alla proprietà, minacciati dalle centrali a biogas illegittime costruite sul nostro territorio per fini speculativi.
Grazie al sostegno di tutti Voi, abbiamo ottenuto dei risultati a dir poco inaspettati, che hanno fatto sì che fossimo andati avanti ancor più convinti della bontà delle nostre azioni.
Vi aspettiamo numerosi, per ribadire ancora una volta il nostro messaggio, perché:- siamo cittadini e non sudditi!-
Programma dell'Assemblea:
- rinnovo adesione al comitato
- approvazione rendiconto economico anno 2014
- rinnovo Consiglio Direttivo del comitato
- relazione attività svolte e punto situazione
centrali biogas Corridonia e Morrovalle
- proposte dei soci
- varie ed eventuali
Saluti
Il comitato
Il comitato
mercoledì 25 marzo 2015
Resoconto incontro pubblico "Biogas speculativo: difendiamo la nostra salute!"
Care cittadine e cari cittadini,
l'incontro pubblico organizzato dal nostro comitato, lo scorso 20 marzo a Trodica di Morrovalle, ha avuto una grande partecipazione di pubblico ed ha riportato al centro del dibattito politico regionale la questione biogas speculativo nelle Marche.
Abbiamo ripercorso le tappe della centrale di Corridonia, che dal 2011 si sono succedute fino ad oggi. In questo lungo periodo, i numerosi i ricorsi, le istanze, le sentenze e le indagini della magistratura di Ancona e Macerata, hanno interessato la vita delle istituzioni e dei cittadini. L'inchiesta “Green Profit”, ad esempio, ha finalmente evidenziato il malaffare di funzionari regionali, prenditori ed aziende private, alle spalle di noi cittadini comuni.
A ciò abbiamo dovuto aggiungere lasituazione dell'impianto a biogas di Morrovalle, che tra sversamenti nel torrente Trodica, abusi edilizi, inquinamento di un pozzo e terreni, sembra non dar pace alla popolazione della vallata.
Attualmente, come giustamente riferito da un presente in sala, desta preoccupazione il lungo tubo arancione utilizzato dalla Campomaggio 86 s.r.l., proprietaria della centrale di Morrovalle. Infatti, tramite il lungo tubo arancione, con una perforazione fatta sotto il manto stradale, lo spandimento di liquami, o altro, arriva direttamente sui campi circostanti la centrale di Corridonia. Già cominciano a formarsi le prime pozze, con le solite “puzze”!
Ma questo decisamente non basta: L'inquinamento atmosferico, causato dalle due centrali per la componente COT, motivo per il quale ora sono state sottoposte al sequestro della Procura di Macerata, sono ancor più fonte di apprensione per la nostra salute! Così come anche evidenziato dai partecipanti al nostro incontro.
Ecco perché si rende indispensabile il test di mutagenesi al fine di conoscere la cancerogenita' di tali inquinanti. A tale scopo abbiamo avviato una raccolta firme, affinche' l'A.R.P.A.M. sollecitata anche dai Sindaci, in qualita' Autorita' Sanitarie Locali, esegua l'importante Test di Ames.
Segnaliamo ora le gradite partecipazione delle istituzioni, dei sindaci di Corridonia, Morrovalle e Monte San Giusto, dell’ ex sindaco di Montecosaro e di alcuni candidati alle elezioni regionali, che in sintesi riportiamo:
Concludiamo nell’informarvi che il Presidente della Provincia di Macerata e della Giunta Regionale, invece, hanno ancora una volta perso l'occasione di confrontarsi con i cittadini.
Per tutti i politici che non hanno partecipato, rinnoviamo il nostro invito ad introdurre
nell'agenda politica regionale, la questione BIOGAS SPECULATIVO, per una risoluzione definitiva, che porti allo smantellamento degli impianti illegittimi!
Noi ci saremo a ricordarlo. Siamo cittadini, non sudditi.
Il comitato
l'incontro pubblico organizzato dal nostro comitato, lo scorso 20 marzo a Trodica di Morrovalle, ha avuto una grande partecipazione di pubblico ed ha riportato al centro del dibattito politico regionale la questione biogas speculativo nelle Marche.
Abbiamo ripercorso le tappe della centrale di Corridonia, che dal 2011 si sono succedute fino ad oggi. In questo lungo periodo, i numerosi i ricorsi, le istanze, le sentenze e le indagini della magistratura di Ancona e Macerata, hanno interessato la vita delle istituzioni e dei cittadini. L'inchiesta “Green Profit”, ad esempio, ha finalmente evidenziato il malaffare di funzionari regionali, prenditori ed aziende private, alle spalle di noi cittadini comuni.
A ciò abbiamo dovuto aggiungere lasituazione dell'impianto a biogas di Morrovalle, che tra sversamenti nel torrente Trodica, abusi edilizi, inquinamento di un pozzo e terreni, sembra non dar pace alla popolazione della vallata.
Attualmente, come giustamente riferito da un presente in sala, desta preoccupazione il lungo tubo arancione utilizzato dalla Campomaggio 86 s.r.l., proprietaria della centrale di Morrovalle. Infatti, tramite il lungo tubo arancione, con una perforazione fatta sotto il manto stradale, lo spandimento di liquami, o altro, arriva direttamente sui campi circostanti la centrale di Corridonia. Già cominciano a formarsi le prime pozze, con le solite “puzze”!
Ma questo decisamente non basta: L'inquinamento atmosferico, causato dalle due centrali per la componente COT, motivo per il quale ora sono state sottoposte al sequestro della Procura di Macerata, sono ancor più fonte di apprensione per la nostra salute! Così come anche evidenziato dai partecipanti al nostro incontro.
Ecco perché si rende indispensabile il test di mutagenesi al fine di conoscere la cancerogenita' di tali inquinanti. A tale scopo abbiamo avviato una raccolta firme, affinche' l'A.R.P.A.M. sollecitata anche dai Sindaci, in qualita' Autorita' Sanitarie Locali, esegua l'importante Test di Ames.
Segnaliamo ora le gradite partecipazione delle istituzioni, dei sindaci di Corridonia, Morrovalle e Monte San Giusto, dell’ ex sindaco di Montecosaro e di alcuni candidati alle elezioni regionali, che in sintesi riportiamo:
- l'On. Terzoni ha illustrato le
risoluzioni presentate in Parlamento dal M5S volte a contrastare il
biogas illegittimo che sono state svuotate di contenuto dalla
maggioranza. Ha informato i presenti che il GSE non eroga,
dall'estate scorsa, gli incentivi alla centrale di Corridonia.
- Il Consigliere della Provincia di
Ancona Punzo e Roberto Gambelli, sostenitori di una lista civica per
le regionali, hanno condiviso che la strategia del biogas è un
problema politico della Regione ed hanno riflettuto su come le
dinamiche locali si ripercuotono a livello nazionale.
- Il Consigliere Regionale Marangoni
ha ricordato che, sul caso di Corridonia, ha presentato due
interrogazioni, di cui una ancora senza risposta, e una mozione,
aggiungendo che la V.I.A. ex post è un puro condono e ci sono
documenti della Regione Marche che confermano che la V.I.A. è
soltanto preventiva. Ha ribadito l'importanza di rendere l'A.R.P.A.M
un ente indipendente dalla politica e di continuare la vertenza
biogas che rappresenta una battaglia di civiltà.
- Gentili, esponente di Altre Marche
sinistra unita ha espresso vicinanza alle istanze del comitato.
- Mary Agordati candidata del M5S ha
ricordato la partecipazione del movimento alla vertenza biogas
Sarrocciano. Ha inoltre invitato i cittadini di Morrovalle a firmare
la richiesta di un indagine della diossina sul latte materno
scoperta in cinque mamme residenti vicino alla C.O.S.M.A.R.I.
- Sandro Bisonni candidato del M5S
ha ribadito l'importanza dell'indagine della diossina nel latte
materno che deve essere estesa a tutto il territorio. Riguardo al
postcombustore che potrebbe abbattere i COT, è da osservare che va
continuamente controllato e ritarato altrimenti i valori ritornano
alti come prima.
- Il Sindaco di Corridonia ha
parlato dell'enorme danno economico subito dall'Amministrazione, la
quale pur avendo avuto ragione dai Tribunali, ha dovuto affrontare
circa 60.000 euro di spese legali. Continuerà comunque la
battaglia, ancora sul piano legale, anche per il riesame della
V.I.A. positiva. Alla domanda, del consigliere di Lista Civica
Corridonia Salvucci, sui tempi di spegnimento della centrale ha
risposto che l'impianto eè quasi spento e che il piano di
spegnimento è in mano alla Procura.
- Il Sindaco di Morrovalle ha
parlato della centrale di Fontemurata sequestrata dalla Procura.
Questa ha anche nominato un tecnico per lo spegnimento, che è stato
avviato il 20 gennaio e si concluderà intorno il 31 marzo. Il
postcombustore, ipotizzato dall'A.R.P.A.M. non è stato autorizzato
in quanto abbasserebbe i valori del COT ma alzerebbe quelli di altri
inquinanti. Si è poi scagliato contro i pusillanimi della Provincia
che hanno ridato la V.I.A. positiva per la centrale di Corridonia e
contro la politica che sembra piegata ai poteri forti. Importante è
ricordarsi, al momento del voto, di chi si è prestato a tutto
questo.
Concludiamo nell’informarvi che il Presidente della Provincia di Macerata e della Giunta Regionale, invece, hanno ancora una volta perso l'occasione di confrontarsi con i cittadini.
Per tutti i politici che non hanno partecipato, rinnoviamo il nostro invito ad introdurre
nell'agenda politica regionale, la questione BIOGAS SPECULATIVO, per una risoluzione definitiva, che porti allo smantellamento degli impianti illegittimi!
Noi ci saremo a ricordarlo. Siamo cittadini, non sudditi.
Il comitato
sabato 14 marzo 2015
La Provincia: Ente inefficace alla tutela del territorio e dell’ambiente!
Care cittadine e cari cittadini,
ancora una volta la
Provincia concede la V.I.A. Postuma (Valutazione d’impatto
ambientale ex-post) positiva, all’impianto a biogas di
Sarrocciano di Corridonia, concessione che ricordiamo essere un
procedimento illegale, cioè non contemplata dalla nostra
legislazione, tanto meno da quella europea!
Nel primo parere positivo
espresso dai tecnici, giunto a quasi due anni dall’entrata in
funzione della centrale, rilasciato sulla base di modelli teorici, la
VBIO1, azienda proprietaria, per la parte concernente la matrice
aria, asseriva che nessuna emissione tossica proveniva dalla marmitta
di scarico della centrale e che quindi tutti i valori rispettavano i
limiti di legge mentre non veniva minimamente considerato il TOC (COT
cioè Carbonio Organico Totale). Responsabile è da ritenersi anche
l'Arpam, che non ha mai provveduto né ad installare una centralina
per il controllo delle emissioni, prima dell'inizio dell'attività
della centrale, così da stabilire il punto “zero” e né a
monitorare le condizioni ambientali pre e post opera, come invece la
legge prevede venga fatto. La Provincia, informata di questa lacuna,
poteva ed aveva il dovere di controllare dato che la centrale era ed
è funzionante. Inoltre non è stato tenuto conto affatto dei vincoli
paesaggistici, dell’effetto cumulo con l’altra centrale di
Fontemurata di Morrovalle e con altri impianti di energie rinnovabili
esistenti, quali i mega impianti di fotovoltaico e centrali
idroelettriche, che hanno contribuito a deturpare la nostra vallata.
Ciò nonostante ribadiamo che con molta leggerezza e sulla base di
inutili modelli teorici, la Provincia ha dato parere positivo.
In questo contesto, di
leggerezza ed inadeguatezza, si pone l’intervento della Procura di
Macerata tramite il dott. Giovanni Giorgio. Il magistrato, a seguito
dei controlli fatti eseguire all’Arpam sul camino, ha sequestrato
la centrale di Corridonia perché emetteva nell’aria valori di COT
di ben 9 volte superiore ai limiti consentiti dalla legge, ponendo
anche i sigilli alle centrali di Morrovalle, Loro Piceno e Matelica
per gli stessi motivi. Ciò non toglie, però, che i cittadini i
quali abitano attorno le centrali, per tutto questo tempo, parliamo
di oltre 2 anni, possano aver respirato e continuino a respirare
sostanze ritenute tossiche, a livelli elevati, (gli impianti non sono
stati ancora spenti!) visto che, neppure l’Istituto Superiore della
Sanità, ha potuto escludere, sulla base dei dati forniti, la non
pericolosità di tali sostanze. All'interno del COT si potrebbero
trovare infatti diverse sostanze, non meglio specificate, di natura
tossica e cancerogena, come ad esempio la formaldeide ed altre
ancora. Nonostante ciò, il settore ambiente della Provincia
ribadisce che tutto va bene e concede parere positivo, nonostante il
riesame della V.I.A. eseguito visto l'intervento della Procura.
Paradossalmente, si
legge tra le motivazioni dei “tecnici” che le rassicurazioni
fornite dalla VBIO1 sono valide a garantire la salute e la tutela del
territorio! Ma come? La ditta s'impegnerà, (intanto va bene così!),
a montare sul camino di scarico dei fumi, di norma non prima però di
150-180 gg., un post combustore, che se anche abbatterà il
COT, potrebbe creare comunque diossina se la temperatura di esercizio
fosse inferiore a 950°C!
Di questo nessun accenno
né da parte della ditta né della Provincia, ma ci si limita a
rimandare la questione tecnica e progettuale del post combustore alla
Regione, in sede di rinnovo dell'autorizzazione. Bello scarica
barile!
Ed ancora, il dirigente
del Settore 10 – Ambiente
afferma, molto superficialmente che tutte le osservazioni e i
documenti, forniti invece da chi vuole salvaguardare la salute dei
cittadini e la tutela del territorio, come il nostro comitato, <<non
hanno apportato elementi utili in ordine alla questione del
COT!>>
Nulla di più falso.
Tralasciano, tra le varie cose, la richiesta del comitato e di alcuni
sindaci avanzata all’Arpam di eseguire il test di Ames, (test di
mutagenesi). Tramite questo test, che l’Arpam esegue al costo di €
180,00, si potrebbe determinare, o escludere, l’eventuale
cancerogenicità delle sostanze emesse dalla centrale. A tal
proposito il dirigente chimico incaricato ha espresso il suo diniego
in merito, asserendo che “...l’esecuzione del test di AMES
appare improprio ai fini della valutazione di impatto...”!
Tuttavia, lo stesso dirigente nella stessa relazione scrive
testualmente, contraddicendosi, che “...Fra gli Idrocarburi
Policiclici Aromatici, lo IARC ha riclassificato nel gruppo 1 come
"cancerogeno per l'uomo” il
benzo(a)pirene (2008). Altri IPA sono classificati dallo IARC (1987)
come "probabili" o "possibili cancerogeni per
l'uomo"...”
Allora, di fronte al
sospetto ed alla possibilità che queste sostanze (IPA)
potenzialmente mutagene e quindi cancerogene er l’uomo siano
presenti nell’ambiente circostante la sorgente di emissione, è
così improprio effettuare il test di Ames (Mutagenesi), quale
indicatore biologico, per avere una risposta in merito (presenza o
assenza di sostanze potenzialmente mutagene)? Assolutamente no, anzi
opportuno, doveroso e necessario effettuare il test di Ames
(Mutagenesi).
Vista la sterilità delle
conclusioni prodotte dai dirigenti preposti, come dare torto al
nostro Presidente del Consiglio, che vuole chiudere le Province ed i
suoi inutili apparati, anzi lo esortiamo a farlo al più presto!!!!!!
La
vertenza biogas Corridonia non finisce qui, ne parleremo
in
un incontro pubblico:
Venerdì
20 marzo ore 21:00
all'Hotel
San Crispino di Trodica di Morrovalle (MC),
sul
tema: “Biogas speculativo: difendiamo la nostra salute!”
Invitiamo
quanti interessati al presente e futuro del nostro territorio a
partecipare!
martedì 3 marzo 2015
Incontro pubblico 20.03.15 a Morrovalle 21:00. "Biogas speculativo: difendiamo la nostra salute!"
Care cittadine e cari cittadini,
il comitato "Salute e conservazione del territorio per Corridonia" organizza un incontro pubblico per discutere della vertenza biogas a Corridonia e Morrovalle (Mc).
il comitato "Salute e conservazione del territorio per Corridonia" organizza un incontro pubblico per discutere della vertenza biogas a Corridonia e Morrovalle (Mc).
Con la presente si invita S.V. a partecipare venerdì 20 marzo u.s. ore 21:00 all'Hotel San Crispino di Trodica di Morrovalle (MC), via Dante Alighieri 222, al dibattito“Biogas speculativo: difendiamo la nostra salute!”
Le
centrali a biogas di Sarrocciano di Corridonia e di Trodica di
Morrovalle hanno sforato i limiti consentiti per le emissioni
atmosferiche e vogliamo, insieme alle istituzioni preposte, che sia tutelato il diritto alla salute pubblica.
Per questo motivo sono invitati a partecipare al dibattito:
i
candidati alle elezioni regionali 2015, il Presidente della Provincia
di Macerata e della Regione Marche, i Parlamentari del territorio, i
Sindaci di Corridonia, Morrovalle, Monte San Giusto e tutta la
popolazione.
Il programma della serata prevede:
- 21:00 introduzione del Comitato
- 21:30 inquinamento COT e soluzioni
- 22:00 Parola ai Sindaci ed ai CITTADINI
Auspicando
che sia condivisa la volontà di avere un confronto costruttivo con il
territorio, si chiede la partecipazione delle istituzioni ed il coraggio dei suoi rappresentati a
risolvere le problematiche evidenziate.
Aspettando conferma della Vostra gradita presenza, Vi salutiamo.
Il presidente
Aspettando conferma della Vostra gradita presenza, Vi salutiamo.
Il presidente
Rosella Ruani
mercoledì 25 febbraio 2015
VIA positiva a Loro Piceno. Al peggio non c’è mai limite!
Care cittadine e cari cittadini,
Il comitato
la Provincia di Macerata si è
espressa in merito alla Valutazione di Impatto Ambientale
postuma, cioè ad
impianto funzionante, per la centrale a biogas di Loro Piceno
gestita dalla Vbio2 srl. Procedura, quella della V.I.A. successiva
alla realizzazione dell’impianto, che non trova riscontro nella
nostra legislazione, figuriamoci in quella europea!
L'azienda che gestisce
l'impianto, nonostante l’autorizzazione sia stata annullata dalla
giustizia amministrativa, la mala gestione dell’impianto che ha
causato nel marzo del 2013 uno sversamento, provocando l'inquinamento
del Fiastra, sia coinvolta nell'indagine della Procura di Ancona
Green Profit, oltre ad essere stato disposto il sequestro dalla Procura di Macerata per lo sforamento delle emissioni atmosferiche di
COT (Carbonio Organico Totale), ha avuto, dal settore Ambiente della
Provincia di Macerata a nome di Addei Luca e Ciccioli Roberto, parere
di V.I.A positivo.
Ci siamo sentiti più volte dire:
<<ma tanto la
V.I.A va data a tutti>>.
E allora viene da chiedersi che senso abbia sprecare tutto questo
tempo e denaro pubblici?!
Rimaniamo allibiti ed increduli
di fronte alle motivazioni formulate dall'ente provinciale; che
legittima la VIA postuma e le emissioni COT fuori norma.
Addirittura, si accontenta della promessa da marinaio, fatta dalla
VBIO2, di istallare un postcombustore.
Basta questo per risolvere ogni
problema?
Leggiamo che: <<non
si ritiene, infine, necessaria la specificazione di un preciso
modello – di
postcombustore-
in quanto, la procedura di VIA è volta e finalizzata a stabilire
l'efficienza dell'impianto sotto il profilo della tutela ambientale
[...], mentre il modello potrà essere individuato dalla ditta
secondo proprie valutazioni di natura tecnico-economica nell'ambito
di quelli disponibili al momento dell'acquisto ed autorizzato in sede
di successiva procedura di rilascio dell'autorizzazione unica>>.
L'azienda fino ad adesso ha
promesso la regolarità dell'impianto, smentita dalle analisi
atmosferiche le quali sono valse il sequestro preventivo come per il
caso di Corridonia, e non fornisce alcuna prova scientifica circa la
bontà delle ipotetiche modifiche che verranno apportate
all’impianto.
Promettere non costa nulla, agli
pseudo-imprenditori, il prezzo più caro infatti lo sta pagando e
continuerà a pagarlo la collettività.
Ribadiamo che la V.I.A. è un
procedura irrinunciabile, ma va fatta bene ed in maniera preventiva.
Chi sbaglia dovrà pagare e ne risponderà di fronte alla legge.
Non solo, la politica e le
amministrazioni, nello specifico la Provincia di Macerata e la
Regione Marche, devono recuperare gli errori fin qui commessi nello
“scandalo biogas” partendo dal rispetto dei diritti dei cittadini
ed assumendosi le proprie responsabilità. Come innanzitutto spegnere
l'impianto a biogas di Morrovalle che ha emesso il 16.10.2014 ben
2211.3 mgC/Nm3 di COT contro il limite di legge di 150. La situazione
ad oggi non sembra mutata e non può essere solo la Magistratura a
garantire la legalità.
sabato 17 gennaio 2015
Il giallo del biogas al Cosmari
Care cittadine e cari cittadini,
condividiamo l'articolo dell'avv. Bommarito pubblicato il 13/1/2015 su Cronache Maceratesi e ci uniamo alle sue domande rivolte al nuovo presidente di Cosmari srl, il manager Graziano Ciurlanti.
Che <<dica quanto prima una parola chiara sulle effettive intenzioni dell’ente in materia di biogas, magari rivelando anche all’opinione pubblica quale società specializzata si sia lasciata andare ad una previsione di spesa così sovradimensionata, quale potrebbe essere il reale rapporto costi-benefici (tenendo conto che ormai è finita l’epoca d’oro dei biospeculatori, per il rientro nella normalità degli incentivi sull’energia “pulita”) e quali le caratteristiche tecniche dell’ipotizzato impianto, la quantità e la qualità del digestato (che garanzie ci possono essere, infatti, sulla genuinità, all’esito della raccolta differenziata, della frazione organica dei rifiuti da immettere nel digestore?) che eventualmente si produrrà ed i costi per lo smaltimento dello stesso. Il tutto aggravato dalla possibilità prevista dal nuovo statuto del Cosmari Srl di operare non solo per i Comuni soci ma anche per i terzi, cioè per privati, i quali potrebbero portare presso l’ex impianto consortile, per essere “digerito” e smaltito nell’ipotizzata nuova centrale a biogas, materiale non selezionato in maniera accurata e assolutamente non verificabile. >>
http://www.cronachemaceratesi.it/2015/01/13/il-giallo-del-biogas-al-cosmari-costi-esagerati-e-troppi-silenzi/612406/
Il comitato
condividiamo l'articolo dell'avv. Bommarito pubblicato il 13/1/2015 su Cronache Maceratesi e ci uniamo alle sue domande rivolte al nuovo presidente di Cosmari srl, il manager Graziano Ciurlanti.
Che <<dica quanto prima una parola chiara sulle effettive intenzioni dell’ente in materia di biogas, magari rivelando anche all’opinione pubblica quale società specializzata si sia lasciata andare ad una previsione di spesa così sovradimensionata, quale potrebbe essere il reale rapporto costi-benefici (tenendo conto che ormai è finita l’epoca d’oro dei biospeculatori, per il rientro nella normalità degli incentivi sull’energia “pulita”) e quali le caratteristiche tecniche dell’ipotizzato impianto, la quantità e la qualità del digestato (che garanzie ci possono essere, infatti, sulla genuinità, all’esito della raccolta differenziata, della frazione organica dei rifiuti da immettere nel digestore?) che eventualmente si produrrà ed i costi per lo smaltimento dello stesso. Il tutto aggravato dalla possibilità prevista dal nuovo statuto del Cosmari Srl di operare non solo per i Comuni soci ma anche per i terzi, cioè per privati, i quali potrebbero portare presso l’ex impianto consortile, per essere “digerito” e smaltito nell’ipotizzata nuova centrale a biogas, materiale non selezionato in maniera accurata e assolutamente non verificabile. >>
http://www.cronachemaceratesi.it/2015/01/13/il-giallo-del-biogas-al-cosmari-costi-esagerati-e-troppi-silenzi/612406/
Il comitato
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