Care
cittadine e cari cittadini,
il nostro
gruppo di volontari che diede vita nel settembre del 2012 al
comitato è arrivato ad una tappa importante. Il problema del biogas
illegittimo non è stato risolto ed ora, come cittadini, siamo
chiamati a scegliere i rappresentanti alla Presidenza ed al
Consiglio della Regione Marche.
In
questi anni abbiamo condiviso con gli aderenti e simpatizzanti al
comitato una vertenza giusta, a tutela dell'ambiente, della salute
pubblica, della libera attività economica e della proprietà
privata, nella convinzione che questi diritti siano inderogabili e
condivisibili da tutti. Questi valori si fondano su principi etici,
dove di certo non rientra la speculazione sulle cosiddette
energie rinnovabili che ha visto campi coltivati solo
per alimentare le centrali biogas (il cibo sulle nostre
tavole da dove proverrà in futuro?).
Questi
impianti, intanto hanno causato parecchi danni alla nostra
comunità: sono fuoriusciti liquami nei fiumi, abbiamo assistito
a sversamenti che hanno causato morie di pesci e determinato
la chiusura di alcuni pozzi d'acqua. La magistratura ha
appurato sforamenti di emissioni atmosferiche inquinanti ed ha
disposto il sequestrato delle centrali di Morrovalle,
Corridonia, Loro Piceno e Matelica. Altre invece sono state
sequestrate, sul resto del territorio marchigiano, nell'ambito
dell'inchiesta “green profit”, che comunque vede anche
coinvolte le centrali di Sarrocciano e Fontemurata.
Non
siamo stati spettatori inermi, ma cittadini attivi che, insieme
alle amministrazioni locali, hanno ridato voce e forza al
territorio per battersi e decidere sul il proprio futuro. La nostra
azione, attraverso tanti incontri pubblici e tanti ricorsi vinti,
ha fatto sì che non fossero approvate ulteriori pessime leggi
regionali e che venisse modificato il Decreto Legge 91/2014 che
legittimava la VIA postuma.
Sicuramente
avremmo voluto che, di questo argomento si parlasse di più durante
la campagna,
ma ciò non è avvenuto anche per la sopraggiunta indisponibilità
del mondo dell'informazione.
Questo
ci dice che il tema è ancora caldo e fortemente legato agli esiti
delle prossime elezioni regionali il 31 maggio 2015.
Per
questi motivi facciamo un appello al voto, affinché si scelgano i
candidati che meglio si sono spesi
per risolvere le problematiche create dal biogas illegittimo, e
soprattutto, che abbiano dimostrato di avere progetti seri,
ecocompatibili, a tutela dell'ambiente e dello sviluppo delle
energie rinnovabili.
Segnaliamo
i programmi e gli impegni presi nel confronto ad Ancona del 20
maggio dai candidati presidenti Acquaroli, Maggi
e Mentrasti (da ascoltare nel video).
Ricordiamo
che il candidato presidente Ceriscioli non ha voluto confrontarsi
sui temi sopra citati con i comitati e che è sostenuto dai partiti
che hanno governato in regione fino ad adesso (gli stessi partiti
che sostengono il Governo centrale il quale ha recentemente emesso
un decreto che
varia le soglie d'inquinamento per le centrali a biogas. Ciò che
oggi è dannoso per l'ambiente da domani sarà normale).
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