domenica 6 gennaio 2013

22 ottobre 2012 Giù le mani dalle Marche!

Care cittadine e cari cittadini,

continuamo l'appuntamento telematico di informazione. Il comitato sta coinvolgendo le istituzioni preposte alla tutela dell'ambiente e della salute al fine di bloccare la centrale a biogas di Sarrociano. A breve, inoltre, lanceremo tramite altri incontri pubblici la campagna per il risarcimento degli immobili al fine di indurre la Regione Marche a fermare le centrali.

Prima di fare un breve resoconto sull'incontro dei comitati di sabato scorso, vi alleghiamo un ottimo articolo del presidente nazionale di Slow Food ed invitiamo tutti alla manifestazione di sabato 3 novembre a Sforzacosta contro la riapertura dell'inceneritore CONSMARI.

Sabato 20 ottobre 2012 si è svolto l'incontro-manifestazione "Giù le mani dalle Marche" alla Fiera della Pesca di Ancona.
Una grande giornata di democrazia, discussione ed informazione che risponde nel merito alla fumosa votazione del Consiglio regionale del 16 ottobre.

Voce è stata data ai comitati ed alle associazioni uniti in una rete regionale coordinata Adriano Mei che difendono i diritti lesi dall'Eolico Selvaggio, dall'Elettrodotto Fano – Teramo da 380.000 volt, dalla Centrale di stoccaggio per gas ricavata a 2.500 metri di profondità sotto San Benedetto del Tronto, dal metanodotto che sta percorrendo l’Italia da Brindisi a Manerbio e dalle innumerevoli Centrali a biogas.
Le domande su cui si è riflettuto e alle quali la Regione Marche non risponde  sono state: queste faraoniche e medio-grandi opere osannate acriticamente dalla Regione Marche servono veramente alla collettività? Usano le migliore tecnologie messe a disposizione dallo sviluppo tecnologico? E non per ultimo, sono rispettati i diritti dei terzi?

La risposta dei cittadini, delle istituzioni locali e della Coldiretti presenti è stata unanime. Queste centrali soddisfano soltanto gli interessi economici speculativi di chi le propone. Dei prenditori, non imprenditori, che fanno affari d'oro con i finanziamenti pubblici garantiti per decenni e scaricano i rischi collegati alle azioni dell'impresa sul territorio. Oltre al danno la beffa, insomma.

Sono intervenuti a sostegno delle preoccupazioni dei comitati il vicesindaco di Santa Maria Nuova, i sindaci di Sant'Elpidio a Mare, Petriolo, Corridonia e Fano. Istituzioni che la legge 3/2012 ha esutorato, insieme alle Provincie, l'Asur, l'Arpam di ogni potere decisionale in materia. Istituzioni vicine alle istanze dei cittadini colpiti che stanno rispondendo all'irresponsabile autoritarismo della regione con azioni concrete. Per ultima il ricorso al Consiglio di Stato annunciato dal Sindaco di Corridonia.

La Giunta della Regione Marche è sola. A parte il fatto che  martedì prima del voto ha incontrato il comitato degli imprenditori interessati agli affari sulle energie che chiamano pulite.
Una Giunta che sta andando incontro alla sentenza della Corte Costituzionale fissata per il 27 febbraio 2013, la quale si pronuncerà sulla legittimità della legge regionale 3/2012, rimanendo sorda alle motivate ragioni del territorio. I Comitati in Rete non rimarranno con le mani in mano fino a quella data. Faranno ricorso alla Corte di Giustizia Europea, chiederanno il risarcimento danni al patrimonio e alla salute per indurre la regione a rinunciare al piano energetico pericoloso per l'ambiente ed i cittadini, responsabilizzeranno tutte le istituzioni competenti al rispetto dei diritti garantiti dalla Costituzione: Tutela del paesaggio, Diritto alla salute, Diritto alla proprietà e Diritto di impresa.

Comitati, associazioni ed istituzioni contro chi Spacca il territorio.
Perché siamo cittadini e non sudditi.

Il comitato

Ai link seguenti l'intera registrazione della giornata del 20 ottobre. Cominciate dall'ultimo: l'ingresso dei Comitati.

http://youtu.be/aPZYOgiWpBc
http://youtu.be/ClTGAmbSFxw
http://youtu.be/9wzpEkBg38M
http://youtu.be/7J3nRW0ORAM
http://youtu.be/pmHi9IJ2Q_w
http://youtu.be/M2ojfTRkwXA

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