siamo venuti a conoscenza che la VBO1 s.r.l., azienda proprietaria della centrale a biogas di Corridonia, ha presentato alla Regione Marche ed all’Apam, solo ora, dopo ben tre mesi dall'annullamento dell'autorizzazione da parte del Tar, due ipotesi di piano di spegnimento della centrale. Emergono, in entrambi i casi, diverse pericolosità per lo svolgimento della procedura e rischi per l'ambiente. Criticità da sempre sollevate dal Comitato.
La Regione Marche, che dovrebbe tutelare gli interessi di tutti i cittadini, soprattutto in ragione di una sentenza che è stata categorica nel merito, continua a sottostare ai ripetuti ricatti della VBO1 s.r.l. e concede, con un piano di spegnimento „A“, ulteriori 6/8 mesi per la definitiva chiusura dell’impianto. Gli interessi economici dei biospeculatori prima di tutto, insomma.
Al governatore Spacca ed al suo fedele team, che intendono a tutti i costi perseverare nei propri errori con la famigerata proposta di Legge Regionale 384 del 23/12/2013 definita „Pacco di Natale“, diciamo che in un immediato futuro <<le centrali ve le terrete Voi!>>.
Ci preme ricordare al governatore che abbiamo chiesto agli Assessori Sara Giannini e Maura
Malaspina un incontro pubblico sul territorio, da svolgersi
preferibilmente a Morrovalle, per
discutere delle problematiche del biogas. Eravamo fiduciosi del fatto che, con la richiesta
di dialogo avanzata da semplici cittadini, si sarebbe mossa qualche coscienza.
Evidentemente di fronte alla pochezza delle argomentazioni sulla nuova proposta di legge citata, che intende legittimare una Valutazione di Impatto Ambientale postuma, e per via di una completa assenza di coraggio nell'affrontare gli elettori, gli Assessori hanno preferito non scendere dalle proprie poltrone.
Evidentemente di fronte alla pochezza delle argomentazioni sulla nuova proposta di legge citata, che intende legittimare una Valutazione di Impatto Ambientale postuma, e per via di una completa assenza di coraggio nell'affrontare gli elettori, gli Assessori hanno preferito non scendere dalle proprie poltrone.
Ribadiamo con forza alle Autorità che la centrale a biogas di Sarrocciano, in assenza di autorizzazione, non può continuare ad essere alimentata. I tempi biblici proposti per il suo spegnimento, non sono altro che un ulteriore tentativo di „arrampicarsi sugli specchi“ per garantire agli imprenditori del biogas speculativo un bell’indennizzo!
Allo stato di fatto la VBO1 s.r.l. non ha titolo, oggi come allora, per accedere agli incentivi pubblici ed abbiamo diffidato il Gestore dei Servizi Energetici (ente preposto alla loro erogazione) a farlo, informando del fatto anche gli organi giudiziari.
Ad essi conferiamo tutto il nostro appoggio affinché si risolva al più presto lo scandalo biogas.
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