Fatto
Lunedi 22 aprile. Sede della Regione Marche. Presieduta da Maria Pia Cavallone, Regione Marche - Servizio Ambiente, si tiene la Conferenza dei Servizi per l'autorizzazione di un impianto a biogas in Comune di Recanati. Alla CdS si presentano, oltre la ditta proponente ed il Comune, cittadini residenti in Recanati coinvolti dagli effetti nocivi dell'impianto ed il Consigliere Regionale Marangoni.
A CdS appena iniziata, il funzionario regionale, eccepiva che i cittadini non potevano essere presenti. Dopo varie discussioni i cittadini si allontanavano protestando. Usciti i cittadini, il funzionario esigeva l'uscita del Consigliere Marangoni. Quest'ultimo replicava, Statuto Regionale alla mano, che si trovava li per svolgere la sua attività ispettiva, compito assegnato ai Consiglieri eletti dall'ordinamento giuridico, rispetto ad un procedimento di rilevanza per la Comunità marchigiana in generale e per quella recanatese in particolare.
La dipendente Cavallone chiamava di rinforzo il dirigente maximo, architetto Minetti, il quale con il raffinato eloquio che gli è proprio, intimava al Consigliere di uscire. Alla risposta negativa del Consigliere Marangoni, supportata dallo statuto regionale, rafforzata dalle considerazioni relative allo scandalo biogas che coinvolge, in qualità di indagati, autorevoli funzionari del Servizio Ambiente della regione (ora sospesi), nonché dalle circostanze relative alla Legge regionale 3/2012, su cui si attende il pronunciamento della Corte Costituzionale, il Minetti si rivolgeva all'Ufficio legale Regionale, quello brillante, che ha difeso la soccombente Giunta regionale in tanti ricorsi promossi da vincenti cittadini ed enti locali. Non potendo ottenere risposta immediata, il Minetti sospendeva la CdS.
Prospettive
Ci permettiamo di fare una previsione. Chi scomette con noi che l'ineffabile Ufficio legale si pronuncerà a favore di Minetti confondendo, more solito, atti procedimentali con il lavoro ordinario degli Uffici? Recita il proverbio che gli zoppi si sostengono a vicenda.
Prima domanda
Di cosa hanno paura il Minetti, ed eventualmente il Costanzi? Il loro agire da "tecnici" sarà sicuramente cristallino, trasparente ed efficace, da dove deriva il loro timore di essere "visionati" da un consigliere che certamente non è un tecnico, nè pretende di esserlo ?
Seconda domanda
Chiediamo al Presidente Spacca e alla segreteria generale della Regione se non ritengano sia giunto il momento di applicare correttamente e compiutamente la Legge 241/90 e di tutelare la Regione Marche, e con essa i cittadini, dalla pretesa dei burocrati dall'altissimo stipendio di fare solo ciò che gli aggrada?
Al Presidente "rottamatore" Solazzi chiediamo di intervenire per ribadire il pieno accesso dei consiglieri regionali alle CdS, che per legge sono aperte ai rappresentanti del territorio.
Terza domanda
Ai Consiglieri regionali che, in numero di ben 24 hanno chiesto ed ottenuto la Commissione di inchiesta sull'affare "biogas" di essere ricevuti, appena insediata la Commissione, per poter documentare lo "strano" comportamento dell'Ufficio Ambiente si dalla lontana questione Agroter di Mondavio (Vedasi Verbale seduta Consiglio Regionale del 16.02.2005). A tutti poniamo un quesito semplice: come ha potuto rilasciare, il funzionario Calvarese, decine di autorizzazioni per impianti a "biogas" all'insaputa dei propri superiori?
Morale
Presidente Spacca, lei ha applaudito e commentato in modo entusiastico il discorso di insediamento del Presidente Napolitano, crede che il Presidente parlasse solo per i politici romani?
Manifesto di Chiaravalle
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