Care cittadine e cari cittadini,
Il 22 settembre con sentenza n°4730/2014 il Consiglio di Stato ha accolto le istanze del Comune di Corridonia e del comitato "Salute e conservazione del territorio per Corridonia". Ringraziamo l'Amministrazione Comunale e l’Avv. Luca Forte che ha curato il ricorso del Comitato: l'autorizzazione per la funzione ed esercizio dell'impianto a biogas della VBIO1 è definitivamente nulla.
La sentenza è stata motivata principalmente dal fatto che l’autorizzazione, rilasciata dalla Regione Marche all’azienda, era stata concessa senza l’espletamento della V.I.A. preventiva. Questo perché, la Regione ha escluso con legge 3/2012 (ritenuta in parte incostituzionale dalla Suprema Corte) dall’obbligo di assoggettamento a V.I.A., contravvenendo alla normativa europea, gli impianti con potenza sotto i 1000 Kw.
Purtroppo lo scenario, ora che la Provincia di Macerata ha anche concesso la V.I.A. che ricordiamo è postuma cioè concessa ad impianto realizzato, diventa ancor più grottesco: la VBO1 ha intimato alla Regione Marche il rilascio di una nuova autorizzazione!
Fuga ogni ragionevole dubbio il concetto espresso dalla C.D.S.: <<Ogni normativa contrastante con normativa comunitaria in materia ambientale [...] doveva pertanto essere disapplicata>>. Quindi non è assolutamente possibile concedere una nuova autorizzazione, considerata l'illegittimità secondo la normativa europea della V.I.A. postuma. Circostanza che farà piovere su Provincia e Regione ulteriori ricorsi. Altre risorse pubbliche sembrano destinate ad andare in fumo! E nostra ferma intenzione è quella di far terminare questa farsa.
Concludiamo nel continuare ad esprimere la nostra vicinanza all'azione della Magistratura: alla Procura di
Macerata, che sta indagando sullo sforamento dei limiti di legge per le emissioni atmosferiche di COT prodotte dalle centrali a biogas, alla Procura di Ancona che ha ricorso presso la Cassazione per contro il dissequestro parziale dei beni appartenenti agli indagati nella vicenda "GREEN PROFIT".
Ribadiamo il diritto di ognuno di noi alla salute, alla tutela dell'ambiente ed alla proprietà. Siamo cittadini e non sudditi!
Il comitato
Il 22 settembre con sentenza n°4730/2014 il Consiglio di Stato ha accolto le istanze del Comune di Corridonia e del comitato "Salute e conservazione del territorio per Corridonia". Ringraziamo l'Amministrazione Comunale e l’Avv. Luca Forte che ha curato il ricorso del Comitato: l'autorizzazione per la funzione ed esercizio dell'impianto a biogas della VBIO1 è definitivamente nulla.
La sentenza è stata motivata principalmente dal fatto che l’autorizzazione, rilasciata dalla Regione Marche all’azienda, era stata concessa senza l’espletamento della V.I.A. preventiva. Questo perché, la Regione ha escluso con legge 3/2012 (ritenuta in parte incostituzionale dalla Suprema Corte) dall’obbligo di assoggettamento a V.I.A., contravvenendo alla normativa europea, gli impianti con potenza sotto i 1000 Kw.
Purtroppo lo scenario, ora che la Provincia di Macerata ha anche concesso la V.I.A. che ricordiamo è postuma cioè concessa ad impianto realizzato, diventa ancor più grottesco: la VBO1 ha intimato alla Regione Marche il rilascio di una nuova autorizzazione!
Fuga ogni ragionevole dubbio il concetto espresso dalla C.D.S.: <<Ogni normativa contrastante con normativa comunitaria in materia ambientale [...] doveva pertanto essere disapplicata>>. Quindi non è assolutamente possibile concedere una nuova autorizzazione, considerata l'illegittimità secondo la normativa europea della V.I.A. postuma. Circostanza che farà piovere su Provincia e Regione ulteriori ricorsi. Altre risorse pubbliche sembrano destinate ad andare in fumo! E nostra ferma intenzione è quella di far terminare questa farsa.
Concludiamo nel continuare ad esprimere la nostra vicinanza all'azione della Magistratura: alla Procura di
Macerata, che sta indagando sullo sforamento dei limiti di legge per le emissioni atmosferiche di COT prodotte dalle centrali a biogas, alla Procura di Ancona che ha ricorso presso la Cassazione per contro il dissequestro parziale dei beni appartenenti agli indagati nella vicenda "GREEN PROFIT".
Ribadiamo il diritto di ognuno di noi alla salute, alla tutela dell'ambiente ed alla proprietà. Siamo cittadini e non sudditi!
Il comitato
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